lunedì 17 giugno 2013

al 2001

Quest’anno il caldo non vuole proprio arrivare, ma per noi-altri ogni occasione è buona per fare festa, così se non si può dare il benvenuto all’estate vuol dire che festeggeremo il prolungarsi della primavera! Detto fatto abbiamo organizzato la “pizzata di inizio bella stagione” per il 21 di maggio, data che, secondo noi, doveva essere di tempo buono, magari non ancora troppo caldo ma abbastanza soleggiato da favorire una bella passeggiata vicino al mare. Così non abbiamo prenotato il pulmino, dato che la pizzeria 2001 è qui vicina e si raggiunge anche a piedi, ma abbiamo solo detto ai trasporti di venire a riprendere i ragazzi nella piazzetta di S. Giovanni. In realtà la mattinata si è pre
sentata piuttosto uggiosa, ma Anna ed io, imperterrite, siamo partite per tempo e, spingendo Antonietta ed Eliana, abbiamo fatto lo stesso la nostra bella passeggiata. 
Ai giardinetti di S. Giovanni diverse fra le persone che erano scese con noi (Alberto, Lele, Giada, Tamara, Patrizia ed Emanuele) hanno voluto insinuare che il mio sfoggio canoro aveva negativamente influenzato il soleggiamento della giornata ma, si sa, si tratta solo di invidia … Insomma mi hanno proprio risolutamente proibito di cantare. Presto siamo stati raggiunti da Rosi con Lisanna e Barbara che si sono unite a noi per “godere” del sole che non c’era e via via si sono uniti genitori ed amici. Verso l’una è arrivato il resto del gruppo con tutti i ragazzi e siamo andati in pizzeria, dove ci avevano preparato due bei tavoli … all’aperto! 
Siamo state colte da un attimo, ma solo un attimo di sconforto temendo di concludere la pizzata con una bella doccia. Ma presto sono cominciate ad arrivare le squisite pizze di tutti i tipi e i timori si sono dissipati. Certo, quelli che mangiavano erano più contenti di quelli che aspettavano e Francesco cominciava ad aggirarsi ansioso per il timore di restare a digiuno. Naturalmente però siamo stati tutti accontentati e la cura con cui erano state preparate le pizze ha ampiamente ripagato i tempi di attesa. Per i dolci, invece, nessuno ha dovuto aspettare perché sono arrivati tutti insieme in vassoi abbondanti di crostate e corolli e il babbo di Michela ha voluto offrire a tutti noi spumante dolce e secco per accompagnarli. 
Sazi e soddisfatti, dopo aver bevuto anche il caffè, siamo tornati ai giardinetti a giocare e chiacchierare e anche le nuvole da lassù ci hanno voluto bene: non è caduta nemmeno una goccia prima delle 16!






 

 

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