lunedì 28 dicembre 2015

accorrete gente, accorrete!

Domenica 29 novembre siamo stati invitati a partecipare come “venditori” al mercatino di Natale di sant’Ilario. Abbiamo lavorato un mese intero per realizzare con i nostri ragazzi oggettini per addobbare l’albero fatti con il das ed impreziositi di brillantini; vasetti di vetro riciclati rivestiti con stoffe colorate che ci aveva regalato Francesca Puppo; portapenne ed altro fatti con i barattoli di alluminio portati da Martina; sciarpe e cappelli confezionati da una nonnina nostra assistita con il servizio domiciliare che nel frattempo è passata a miglior vita e poi qualche oggettino di ceramica proveniente dall’ex laboratorio di ceramica della cisse. Il nostro banchetto era proprio situato di fronte alla scala centrale del paese, eravamo a fianco della chiesa del santo ed il sole era tutto per noi. Appena siamo arrivati in paese c’erano già tante persone, alcune erano anche vestite con abiti lunghi “orientaleggianti” impreziositi da veli rifiniti con cordoncini che servivano per mantenerli fermi in capo; altri invece erano vestiti da folletti ed altri ancora da Babbo Natale. Erano le 11 e l’aria era inebriante. L’odore della festa aveva rimosso anche i miei pensieri tristi. I bimbi del paese erano pronti in piazza a ballare, correre ... insomma proprio una bella atmosfera! Non mi ero ancora ambientata quando la piazza si è affollata ed il banchetto è stato preso d’assalto. Abbiamo venduto, chiacchierato ed anche cantato con il complesso “Antani Orchestra”. I nostri ragazzi presenti purtroppo erano solo in 4 ma molto motivati e con la loro “popolarità”, allegria e conoscenza hanno avvicinato molte persone che hanno portato nella nostra cassettina una ragguardevole somma che ci servirà per comprare materiale per i nostri laboratori e forse anche una bella macchina da cucire per creare prodotti nuovi da offrire nel prossimo mercatino elbano!


lunedì 21 dicembre 2015

Noi-Altri Di Vittorio

Sono esattamente due anni (era settembre 2011) che questo giornalino ci permette di comunicare con tutte le famiglie: avete conosciuto tutti gli operatori, cosa pensano e come lavorano, vi abbiamo presentato anche tutti i nostri figli, nipoti, genitori. Ma a “Casa del Duca” non ci siamo solo noi: c’è tanta gente che supporta ed indirizza il nostro lavoro quotidiano rimanendo in rapporto con noi più o meno da lontano. Come voi tutti sapete, sono già 15 anni che la conduzione di questo Centro è affidata alla G. Di Vittorio, cooperativa toscana con sedi a Massa e Firenze ma, ad intervalli di circa 3 anni, la nostra permanenza al Centro è messa in discussione da un gara, indetta dalla USL, che ha lo scopo di scegliere la migliore gestione possibile per il triennio successivo.

Oggi vorrei presentarvi alcune delle tante persone che compongono la nostra cooperativa. Prima di tutti la presidente Maria Antonella Oronte: qualcuno di voi la conosce perché e venuta all’Elba per partecipare ad alcuni eventi particolari, oltre che per incontrare i soci in occasione dei bilanci. Voglio anche riassumere, per chi non ha consuetudine con l’ente pubblico, come nasce un affidamento: con il bando di gara esce un capitolato che fissa la base d’asta, i requisiti richiesti a chi intende partecipare, i criteri di valutazione e definisce i servizi in gara, il calendario di apertura e l’utenza. Al capitolato, che è molto generico (per esempio può chiedere che venga svolta attività di musicoterapia) si risponde presentando un progetto. L’ufficio progetti è capitanato da Laura Periccioli che i vostri figli conoscono bene perché viene a trovarci, ci osserva, capisce dove ci sono margini di miglioramento. Dopo questa visita ci sentiamo moltissimo al telefono, anche più volte al giorno, fino a che il progetto non prende forma. Quest’ultimo non è generico ma anzi dettaglia tutta la vita del Centro in modo molto preciso.

ecco ci siamo

Nel mese di novembre l’azienda asl 6 di Livorno ha pubblicato un capitolato per la gestione di strutture della zona Elba. Ebbene sì, questa volta fra le altre c’è anche Il Centro Diurno di Socializzazione Casa del Duca di Portoferraio! Siamo proprio noi, questa volta ci siamo: è aperta la gara. Ormai sono trascorsi ben 4 anni da quando abbiamo pubblicato su questo giornalino un articolo “Noi-altri Di Vittorio” per presentare alle famiglie alcune delle principali componenti della nostra cooperativa. Da allora ho scritto altri articoli per cercare di farvi conoscere meglio almeno le persone che frequentano più assiduamente il Centro e che i ragazzi conoscono bene, ho anche cercato di spiegare che dietro di noi ci sono molti altri uffici, e soprattutto persone che quegli uffici compongono che, anche se non si vedono, consentono al nostro lavoro qui sul campo, di essere quello che è e di svolgersi come si svolge. Abbiamo descritto Lucia, la Manu, Manuela Aceto, Laura Periccioli, vi ho tenuti al corrente di visite mediche, ispezioni e controlli. Certo non è che in questi 4 anni siamo stati qui fermi ad aspettare, abbiamo proseguito sull’indirizzo dato dal precedente progetto per espandere e migliorare il servizio che offriamo. Ci siamo proposte mete sempre più ambiziose: abbiamo avuto altri collaboratori “esperti esterni” (Antonella Colli, Noemi Alessi, Stefania Donda, Marta Volta …) stretto nuove collaborazioni (La saponeria, Marelba, Amici del porto …), allungato i percorsi delle nostre gite fino al pernottamento fuori isola. Ma non per questo pensiamo che non ci sia altro da fare, vi assicuro che abbiamo tutta l’intenzione e la capacità di rimanere almeno altri 3 anni, meglio 6, qui al Centro!



Dato che è passato molto tempo e che molti dei nostri lettori sono cambiati pensiamo sia giusto riproporre proprio in questa occasione quell’articolo con le necessarie modifiche: ECCOLO QUI!




giovedì 17 dicembre 2015

quella grande casa verde

C’era una volta una grande casa verde, con grandi finestre rosse e 3 piramidi di plastica al posto del tetto. Questa strana casa è abitata da una rumorosa famiglia di una trentina di persone. Pensate un po’ che fatica andare sempre e comunque tutti d’accordo … vi sembra impossibile? Infatti! Come in tutte le famiglie che si rispettino ci sono momenti in cui i problemi e la stanchezza del singolo e del gruppo hanno bisogno di essere affrontati e discussi per cercare una soluzione. Ci siamo guardati un po’ intorno ed abbiamo deciso di rivolgerci ad una persona esterna alla famiglia che ci aiutasse a capire noi stessi e come ristabilire quell’armonia di gruppo in cui ci piace tanto stare. La persona in questione è Antonella Garganese, che è pur sempre una “parente” della nostra “famiglia” ma non abitante nella nostra casa. Antonella, sicuramente lo abbiamo scritto altre volte, è responsabile tecnico di settore della Di Vittorio e da qualche mese sta incontrando noi operatori per aiutarci ad affrontare le problematiche che si sono presentate via via. Ma non solo! Questi incontri sono anche l’occasione per riflettere sul modello teorico su cui abbiamo basato e con cui lavoriamo al nostro Centro. Il sentirsi supportati da un “familiare” esterno ha rafforzato il senso di appartenenza al gruppo Centro-Cooperativa e ciò si è riflettuto sul nostro lavoro quotidiano facendoci ritrovare un nuovo entusiasmo. Ecco perché proprio alla vigilia dell’apertura di certe buste (quelle della gara d’appalto!) non possiamo che augurarci di continuare sul cammino intrapreso almeno - e dico almeno - fino al 2021!




mercoledì 16 dicembre 2015

novembre 2015

E così siamo pressoché arrivati a Natale … sotto l'albero abbiamo trovato un "regalo" atteso da tempo, cioè il bando per l'assegnazione del nostro Centro. Qui da noialtri un po' la tensione si fa sentire e se da una parte si cerca di sbrigare le faccende strettamente legate alla gara d'appalto, dall'altra si lavora alla grande per quelle connesse al Natale. Ognuno è al suo posto di combattimento: la Veludo rinchiusa in ufficio esce solo per prendere il caffè delle 11 o per sbirciare nei lavori degli altri (… e vi confido che è pure un po' antipatica in questi giorni!); poi ci sono tutti gli altri gruppetti che si barcamenano fra questo e quell'altro … insomma, tutto procede secondo i piani per regalarvi e regalarci un Natale da ricordare! Ovviamente ci siamo impegnati per mantenere un po' di mistero … speriamo di esserci riusciti! Vi aspettiamo tutti alla festa, nel frattempo buona lettura! Barbara

ecco i compleanni del mese:

7 novembre - Letizia - 44


18 novembre - Eliana - 61
  
 e poi ...

martedì 15 dicembre 2015

i biscotti di NoiAltri


Ebbene sì, avete letto bene: i biscotti di noialtri. Già da qualche lunedì con Rita abbiamo incominciato a fare i biscotti. È un’attività che le avevo proposto e che ha accettato ben volentieri. Ho scoperto così che anche a Rita piace mettere “le mani in pasta”. Ne abbiamo fatti di tanti formati, tanti gusti ed alcuni anche decorati. Volete la ricetta? Eccola …

 ¨ 300 gr di farina
¨ 150 gr di zucchero
¨ 150 gr di burro
¨ ½ bustina di lievito per dolci
¨ 1 pizzico di sale
¨ 2 uova
¨ 1 fiala di aroma al limone (o la buccia di un limone non trattato)

Siete pronti? Incominciamo. Mettete la farina, lo zucchero, il sale, il lievito, il burro a pezzi, le uova e l’aroma in una ciotola. Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Avvolgetela nella pellicola e fatele riposare in frigo per 30 minuti. Trascorso questo tempo stendetela sul piano di lavoro usando il mattarello e tagliate i biscotti a vostro piacimento usando formine (come abbiamo fatto noi) o usando una rotella. Metteteli su una teglia foderata con la carta da forno. Infornateli a 150 gradi per 15 - 20 minuti.  Sono venuti belli? I nostri sì e sono anche venuti buoni. Per Halloween li abbiamo fatti a forma di fantasmino e di zucca. Sono stati ben accetti ma soprattutto divorati! Da qui in avanti proveremo a fare altri dolci. Vi terremo informati … se ci vengono bene e buoni chissà … in futuro apriremo un attività!




lunedì 7 dicembre 2015

dal Taccuino di Martina (quello di ottobre 2015)

Quando mi chiese se potevo tenerla io, le dissi che l’avrei portata al Centro, perché in casa non avrebbe resistito molto con due cani. E poi perché non amo le piante nei vasi ma solo nei loro habitat naturali, tanto che casomai l’avrei piantata. Così chiesi se le aveva dato un nome dal momento che ogni cosa deve avere un nome per me: il pc Duccio, l’auto Divina, il motorino Ne.Mo. (nome dato prima dell’uscita del cartone animato - è infatti l’acronimo di Nero Motorino), i cani Grisù e Lulita, il gatto Sofie, il topo Topo. Mi disse che avrebbe avuto piacere se fossimo stati noi del Centro a dare il nome al ficus. E poi le dissi che avevamo già un ficus che in 20 anni era cresciuto molto e che si sarebbero fatti compagnia. Così dopo che ho scelto un nome ho chiesto ai ragazzi se poteva andare bene. Così accanto a Beniamino Bengiamin Ficus abbiamo Abracadabra. “Abracadabra” era un modo per scongiurare un po’ tutta la realtà che le persone più vicine alla padrona della pianta sapevano. Emanuela era un medico che avevo conosciuto un po’ di tempo fa. A prima vista i suoi occhiali scuri portati anche di notte e i suoi capelli rossi con il taglio alla Valentina, mi faceva pensare che poteva essere uscita da un pianeta di un’altra galassia. E infatti così era perché sapeva tante cose su tutto da quanto la sua sete di conoscenza era forte. Sapeva sulla fisica quantistica, tanto che ci aveva scritto un libro, sapeva sull’omeopatia, tanto che io mi rivolgevo spesso a lei per sapere cosa potevo prendere per quella cosa o l’altra. Poi sapeva tutti gli alimenti che contengono gli omega 3. Sapeva, sapeva e sapeva ancora. Sapeva anche che sarebbe dovuta morire da giovane. Perché niente l’avrebbe salvata. L’ultima volta che l’ho vista è stato a metà luglio. Mi chiamò, mi disse se andavo a casa sua. Bolzanina verace di nascita, abitava a Padova, ma aveva la casa a Portoazzurro. Quando era sull’isola quasi tutte le sere ci vedevamo, a cena un po’ da quell’amica, un po’ da quell’altro. Anche lei non mangiava carne come me. Anzi, io non mangiavo carne come lei. Lei l’aveva capito prima. E quando insomma l’ultima volta che l’ho vista, arrivata in ritardo come sempre, le feci un massaggio al collo, perché comunque i dolori e soprattutto il pensiero di dover lasciare 2 figli adolescenti soli, la mandava in crisi. Quella è stata l’ultima volta che l’ho vista, perché poi piano piano quel mostro che le ha fatto togliere un seno aveva iniziato anche ad incanalarsi nel cervello tanto che alla fine solo nei suoi momenti di lucidità diceva ad Antonio, il suo attuale compagno, “chiamiamo Martina”. Ecco, il 12 settembre è stato il giorno in cui la morte è venuta a prenderti. La tua piantina Abracadabra è qui con noi … e tu sarai sempre nella mia memoria. 




mercoledì 25 novembre 2015

stella stellina ...

Stella stellina … la notte si avvicina … Queste sono le parole di una nenia che cantavamo noi mamme (di tanti anni fa) ai nostri figli mentre li cullavamo nelle nostre braccia. E come le stelle stelline della nenia così quest’anno abbiamo voluto il nostro addobbo per il nostro Centro. Le stelle infatti nel cielo buio risplendono, brillano, danno calore, sicurezza, quella sicurezza che (forse con un po’ di presunzione) diamo ai nostri ospiti che ogni giorno ci accompagnano nel percorso molto faticoso della vita di ciascuno di noi. 


A questo progetto hanno partecipato attivamente i ragazzi: chi colorava, chi metteva la colla per il loro luccichio, chi semplicemente guardava forse ricordandosi proprio di quel calore ormai perduto ma che sempre portano e portiamo nella nostra mente. E come le stelle stelline noialtri vogliamo condividere questa gioia con chi vorrà venire a farci visita a dicembre per i soliti - forse scontati per qualcuno - auguri di Natale. Un abbraccio per ora simbolico da parte nostra. 




martedì 24 novembre 2015

sta arrivando Natale

Anche quest'anno stiamo lavorando per regalare ai nostri ragazzi un Natale bello ed originale, sempre diverso nell'aspetto ma uguale nei contenuti. Come ormai di prassi, pensiamo ai nostri progetti natalizi con dovuto anticipo, dato che ogni anno sono sempre più elaborati. Il progetto a cui stiamo lavorando è molto ambizioso e ci siamo messi tutti all’opera con molto impegno; abbiamo dovuto anche reclutare i topolini che stanno nel nostro giardino! Quest'anno il Natale sarà all'insegna del riciclo della carta e del cartone. Giornali e scatoloni stanno occupando tutti gli spazi liberi del Centro per essere poi trasformati nel nostro Natale. 


Già tanta carta è stata tagliata, spezzettata, bollita … sembriamo tanti alchimisti! Ma al di là del risultato, nel nostro progetto abbiamo dato molta importanza ai desideri dei nostri ragazzi, alle loro predisposizioni ed a come avrebbero voluto vivere loro il Natale qui al Centro. Questo non è altro che il risultato di come ogni giorno vengono seguiti e stimolati per dar loro la possibilità di scoprire nuove capacità, inclinazioni, predisposizioni attraverso le quali possano scegliere la loro vita ... Come e in quale altro modo saranno protagonisti del “Natale al Centro” lo scoprirete solo in occasione della nostra festa … ! 





lunedì 23 novembre 2015

enelcuore per noi

tratto da Cose di Casa del Duca di novembre 2010

Tutto è ormai pronto! I loghi della Di Vittorio e Enel Cuore sono stati attaccati con tanta accuratezza, ogni altra cosa è al suo posto. Non ci poniamo nemmeno la domanda di come andrà la giornata perché ognuno in cuor suo sa che andrà tutto bene. Non può andare male una festa nata da una nobile causa come la morte di un padre che adorava la sua figlia speciale e la sua famiglia. Infatti il tutto è nato dopo il decesso di Lauro 

venerdì 20 novembre 2015

fantasticreando

Una nuova amica si è avvicinata al nostro Centro, si chiama Carla ed è una abilissima esperta di lana, cotone, uncinetto e ferri. “Fantasticreando” è il nome che ha dato ai laboratori creativi che tiene in altra sede, con noialtri invece si è proposta lei stessa per svolgere un laboratorio al Centro dove poter mettere in gioco non solo le abilità di “saper fare” ma anche quelle di confrontarsi con qualcosa di completamente nuovo, conoscersi, raccontarsi, passare un po’ di buon tempo insieme a nuovi amici. Carla è una persona di quelle che ti sembra di conoscere da sempre e con questa dote si è presentata ai nostri ragazzi che si sono avvicinati a lei e alla sua attività con molta curiosità. 

Ha iniziato con un lavoretto semplice semplice: realizzare ponpon colorati dove ognuno ha potuto scegliere l’abbinamento di colori preferito. Anche i maschietti non si sono tirati indietro: Alberto, Marco, Emanuele … perfino Mauro che solitamente non si interessa alle nostre attività ha invece manifestato la voglia di buttarsi in questo lavoretto. Ecco che intorno a questi bei gomitoli di lana colorata si ride e si scherza ma si impara anche a collaborare fra di noi e a tirar fuori un prodotto “nuovo”. Martina e Lisanna si sono invece avvicinate addirittura all’uncinetto, iniziando con una semplice catenella per proseguire poi con la “maglia alta”. 

Ma siccome il Natale con relativa festa stanno arrivando molto velocemente e siccome le cose da fare sono tante e complesse, abbiamo dovuto chiedere a Carla di sospendere la sua attività per questi due mesi cosicché per noi sia possibile concentrarsi sul Natale e su una festa che sia degna di questo nome! 
   
 



giovedì 19 novembre 2015

mostra pittorica della rsa

Quest’anno gli ospiti della r.s.a. ci hanno invitato alla loro mostra di pittura alla sala espositiva della Gran Guardia, ovvero dove si trovava l’ex dogana di Portoferraio. Quindi il 9 ottobre abbiamo organizzato una ricca mattinata: dapprima ci siamo recati al mercatino per comprare delle scarpe da ginnastica a Martina poi ci siamo diretti a piedi tutti insieme, carrozzine comprese, in centro a Portoferraio. La mostra era stata organizzata dal pittore Flavio Orsi e dal Circolo culturale Pertini che hanno voluto dar vita ad un lavoro di olii su tela, di ricordi sulla vita passata qui sull’isola durante l’infanzia degli ospiti della casa di riposo. In particolare sono prevalsi i ricordi della signora Anna trasferitasi poi a Portoazzurro. I suoi quadri rispecchiavano molto il suo stato d’animo: i campi erano tutti in fiore! I colori vivaci, rosso, verde, azzurro, erano impressi sulla tela con armonia. Diversi i soggetti; c’era persino una cascata d’acqua ed un olio che rappresentava un signore arrivato qui sullo scoglio in motocicletta e poi trasferitosi a vivere a Capoliveri. I quadri erano accompagnati da pensieri ed alcuni riguardanti anche il periodo antecedente la seconda guerra mondiale. Ho chiesto all’operatrice Luisella quanto costassero perché meritavano proprio di essere acquistati anche con un certo costo ma lei mi ha detto che i quadri in questione sarebbero andati ad abbellire le stanze degli ospiti dell’rsa. La mattina si è conclusa con una passeggiata al Grigolo dove i ragazzi hanno guardato il mare e assaporato la brezza che questo mare sa dare a chi arriva la prima volta e poi non va più via … proprio come ho fatto io!





mercoledì 18 novembre 2015

finalmente insieme

Non è passato molto tempo dall'appuntamento naufragato a causa del cattivo tempo. Lucia Valenti, Emanuela Maffei ed Antonella Garganese, questa mattina sono venute a trovarci. Questa volta il traghetto è partito! Noi per l'occasione abbiamo preparato il 2° pranzo dell'orto in loro onore, fortunatamente siamo riusciti a condividerlo. Martina, con il suo gruppo, ha preparato il secondo: le nostre melanzane tagliate a fettine, arrotolate con formaggio e prosciutto e cotte al forno. Rosy il dessert: spettacolare cheesecake ai frutti di bosco; io il primo al profumo dell'orto: un insieme di tutte le nostre verdure, pomodorini ciliegini e tanto ma tanto basilico ed una insalata come contorno con i nostri pomodori, peperoncini, l'ultimo cetriolo e quello che abbiamo trovato dentro il frigorifero! Siamo alla fine di ottobre e qualche verdura non c'è più, ma siamo molto orgogliosi del nostro orto, che ancora ci regala molte verdure, mentre altri orti sono già improduttivi. Il lavoro in cucina è stato veramente uno spasso, i nostri ragazzi hanno trasformato il lavoro in un gioco e tutti quanti ci siamo divertiti! 

All'ora di pranzo, oltre a Lucia, Emanuela ed Antonella, sono venute a trovarci Anna Garfagnini insieme alla sua collaboratrice Serena per controllare la situazione del nostro tetto. Ma, oltre che dal tetto, sono state attirate dal profumo che usciva dalla nostra cucina, dalle facce soddisfatte sedute intorno al tavolo e dal nostro favoloso cheesecake che proprio in quel momento è passato sotto il loro naso. Molto volentieri le abbiamo invitate a pranzare insieme a noi ma il tempo tiranno non ha permesso loro di trattenersi … al cheesecake però non hanno saputo rinunciare! Dopodiché, con una bella espressione di soddisfazione, hanno salutato tutti facendoci tanti complimenti. Ed eccoci intorno al nostro tavolo con le nostre gradite ospiti ed amiche della Di Vittorio: i bocconi si susseguono così come gli apprezzamenti: “uhmmm … buono!” E noi ad ogni boccone ci riempiamo di orgoglio!




martedì 17 novembre 2015

non ci siamo perse proprio niente!

Ecco la nostra risposta all’articolo “cosa vi siete perse!” dello scorso numero … e pretendiamo di essere pubblicate!


Cari lettori, dovete sapere che c’è qualcuno, da noi tutti apprezzato e benvoluto, che sostiene un nostro potere ineguagliabile e cioè di far muovere tanto il mare da provocare la sospensione della traversata dei traghetti! Pensate un po’! Secondo voi chi è questa persona?* In effetti ci è capitato qualche volta di restare in porto con un palmo di naso e di dover tornare indietro senza avere il piacere di raggiungervi, ma giuro … non è dipeso da noi! Lo scorso 2 ottobre ci è successo di nuovo e sapevamo bene che ci saremmo perse il pranzo con il profumo del vostro orto. Per recuperare prima che l’orto ci abbandonasse, abbiamo subito fissato un’altra data, decise anche a venire a nuoto se il traghetto ci avesse nuovamente tradito, ma non poteva succedere … così, facendo leva sui nostri poteri, abbiamo deciso che il mare sarebbe stato una tavola! E così siamo arrivate ... e NON CI SIAMO PERSE PROPRIO NIENTE! Come sempre la vostra piacevole compagnia, un pranzo squisito, il dolce - degna conclusione della bella giornata. Un grande grazie e tanti baci a tutti voi.

Lucia, Antonella, Manu.

PS: e ci siamo portate a casa anche un sacchetto di profumate verdure!

* sì, la persona in questione è la Veludo!



mercoledì 11 novembre 2015

visita ufficiale

Venerdì 16 ottobre ha avuto luogo l’incontro ufficiale tra Anna Garfagnini, responsabile asl dei servizi sociali e Lucia Valenti* che, forse ricordate, era fissato per l’inizio del mese ma non ha potuto aver luogo a causa del maltempo. Con Lucia c’erano Emanuela Maffei* e Antonella Garganese*. Quest’ultima era già venuta altre volte qui al Centro nel corso degli ultimi mesi e in occasione di una visita con Emanuela Aceto* avevano già ricordato alla asl che il tetto della nostra sala mensa ha numerosi buchi da cui esce il caldo ed entra la pioggia. Certo in estate questo non era un problema ma con l’avvicinarsi dell’autunno la situazione si fa critica. Così quando sono arrivate le nostre cape non ci siamo recate alla asl, ma le ho portate qui al Centro affinché potessero vedere con i loro occhi la situazione. 

Lucia ha concordato con me sulla necessità di chiedere ad Anna Garfagnini di venire qui in struttura e lei, gentilmente, ha acconsentito a spostare la sede dell’incontro ed è arrivata con una sua collaboratrice, Serena. Si è resa conto della gravità del danno (perché davvero se non si vede non si immagina così grave) e ha sollecitato l’ufficio tecnico e il dott. Donigaglia, responsabile di zona. Giudicate voi: i “tondi” bianchi che vedete sul pavimento nella foto qui di fianco e che fanno sembrare il salone una discoteca, in realtà sono dovuti alla luce del sole che filtra dai buchi del soffitto! Nel corso della settimana successiva gli operai sono intervenuti per un primo intervento tampone, coprendo le cupole con un telo impermeabile ma rimane necessaria al più presto la sostituzione completa delle lastre. 

Per il momento siamo riuscite perciò ad evitare il rischio di una chiusura non programmata del Centro per colpa della pioggia, appena possibile vi faremo sapere il periodo in cui verranno fatti i lavori e abbiamo già dato disponibilità a rimanere aperti il 28, 29 e 30 dicembre per compensare, eventualmente le giornate necessarie per sostituire le cupole. A conclusione dell’incontro abbiamo invitato tutte a rimanere a pranzo con noi, ma Anna e Serena sono dovute scappare per altri impegni. Lucia, Antonella e la Manu si sono invece trattenute un altro po’ con noi: ragazzi ed operatori si erano impegnati a preparare l’ultimo pranzo dell’orto con l’intento sì di riempire le pance, ma anche e soprattutto di far sentire le nostre ospiti a casa.

Per ricordarvi brevemente chi sono le persone citate: 
Lucia Valenti: coordinatrice territoriale della cooperativa Di Vittorio 
Emanuela Maffei: collaboratrice di Lucia 
Antonella Garganese: responsabile tecnica del settore disabilità 
Emanuela Aceto: geometra che ha competenza sulle strutture gestite dalla Di Vittorio
 


martedì 10 novembre 2015

ottobre 2015

Cari amici, eccoci giunti al 7° anno di pubblicazione del nostro giornalino! Quando abbiamo iniziato, nel “lontano” 2009, non credevamo davvero di riuscire ogni mese a riempire le pagine con qualcosa di nuovo e interessante … invece tutti qui ne siamo super orgogliosi. Giorno dopo giorno Cose di Casa del Duca si rivela uno strumento perfetto non solo per le nostre comunicazioni a voi famiglie ma perché costituisce un vero e proprio archivio della vita qui al Centro. Anche in questo numero parleremo sia di “cose” più ufficiali, come è stata la visita delle nostre “cape” della Di Vittorio; sia di “cose” più ordinarie come i racconti sulle varie attività. A tal proposito vi confido che il laboratorio “spaziomusica” di Vincenzo è di nuovo all’opera: ragazzi e operatrici stanno scaldando le ugole per prepararvi un concerto di Natale davvero con i fiocchi! Buona lettura a tutti, Barbara

ecco i compleanni del mese:

1 ottobre - Antonietta - 57

31 ottobre - Patrizia - 49

un pensiero speciale per Giulia ...
il 7 ottobre sarebbe stato il suo compleanno

 e poi ...




giovedì 5 novembre 2015

cosa vi siete perse!

Siamo alla fine dell'estate, anzi è già iniziato l'autunno, anche se le giornate sono ancora belle e calde. Vogliamo salutare la bella stagione ancora una volta raccolti intorno al nostro tavolo con i profumi del nostro orto. Abbiamo deciso che per quest'anno con questo pranzo terminano i nostri buonissimi pranzi dell'orto. Il pranzo era previsto per il venerdì scorso e la fatalità ha voluto che quel giorno Antonella Garganese, Lucia Valenti e Manuela Maffei sarebbero venute a trovarci per motivi di lavoro ed avremmo avuto l'opportunità ed il piacere di passare una bella giornata insieme. Per l'occasione il menù era di tutto rispetto: con i nostri pomodori ciliegini e il basilico abbiamo preparato una buonissima salsa di pomodoro, con le nostre melanzane una semplice ma squisita parmigiana e accompagnato il tutto da dei peperoncini friggitelli, prima stufati in pentola poi finiti di insaporire in forno coperti dalla mollica “atterrata” (pangrattato saltato in padella con il sughetto dei peperoncini, uva passa, alici e limone) … una bontà! Quest’ultima ricetta è stata inventata dalla Veludo quando ha preparato il suo pranzo dell'orto. A noi era piaciuta molto e abbiamo voluto riproporla per l'occasione.
 
Per finire in bellezza avevamo preparato per le nostre ospiti una zuppa inglese, con due torte di pan di Spagna, crema alla vaniglia e al cioccolato e tante stelline di zucchero. I tempi di preparazione sono stati abbastanza lunghi ed impegnativi, ma ne valeva la pena! I ragazzi si sono susseguiti alla preparazione, tutti motivati hanno svolto la loro attività di cucina, in armonia e divertendosi. Con molta soddisfazione siamo riusciti a portare in tavola un pranzo dove ogni cuoco/commensale è stato orgoglioso del proprio lavoro e di poterlo condividere con gli amici di sempre. Ma il tempo quella mattina si è ricordato di essere in autunno e ci ha regalato un vento che non ha fatto partire i traghetti. Di conseguenza Antonella, Manuela e Lucia da Massa sono arrivate fino a Piombino ma non sono poi potute venire all’Elba e non hanno potuto apprezzare il nostro pranzo dell'orto dedicato a loro. Ci siamo molto dispiaciuti, ma ci sarà sicuramente una prossima volta! 





mercoledì 4 novembre 2015

precisazioni "botaniche"

Vorrei fare una precisazione riguardo l’articolo scritto da Fabrizio sulla “pizzata”. Tutti sanno che a me piacciono i fiori e le piante in generale. Tutti sanno, come dice Fabrizio, che mi piace piantare talee di qualsiasi genere e che coinvolgo ogni mio conoscente a farmi regalare qualche seme o qualche talea da portare a casa. Ma vorrei tranquillizzare i genitori dei ragazzi. Al campeggio loro si sono offerti di raccoglierli, anzi, si sono divertiti. Nessuno di noi fa “cose vietate”! Al campeggio, ai vivai, mi conoscono, sanno che raccolgo, ma sanno anche che una palma che arriva dal Brasile o dall’Argentina o ancora dall’Africa, non può nascere in Italia e che se anche produce frutti e semi, non potrà dare vita ad un altro suo simile se non in un ambiente con una certa temperatura, una certa umidità e con un terriccio che non si trova qui all’Elba. Mi piace però pensare che questa mia passione la possa trasmettere. Vedere un seme e farci poi tanti trattamenti come: congelarlo per un certo periodo, oppure metterlo nell’acqua tiepida per qualche ora, oppure ancora appoggiarlo sopra un bicchiere mezzo pieno d’acqua e tenerlo anche 6 mesi prima di vedere che il guscio si sfaldi e che faccia uscire il mallo che poi emetterà una piccola radice … è meraviglioso! Per le talee invece ho trovato tante persone che mi hanno aiutato a capire che non tutte potranno avere successo. Bisogna provare e riprovare. C’è chi le mette nell’acqua un paio di giorni, c’è chi le mette nei vasi con un terriccio chiamato “torba” arricchita di sabbia, che fa da drenaggio ecc. Mi interessano tutti i pareri, del resto chi vuole un giardino senza spendere tanti soldi si deve inventare qualcosa. A questo punto ringrazio e colgo l’occasione di salutare la signora Rita, mamma di Lisanna, che come me è appassionata. Compra sempre giornali riguardanti il verde e dopo averli letti me li regala. Con i suoi numeri ho realizzato una vera e propria collezione giornalistica. È bello vedere spuntare dalla terra qualcosa. Ai genitori voglio invece chiedere se sono contenti che i loro figli vengano coinvolti a cercare fiori e semi lungo le strade che percorriamo, naturalmente ben guardati a vista e senza toccare piante che possano causare allergie. Per ora mi congedo e se qualcuno fosse interessato a regalarmi qualcosa lo accetto volentieri. Io aspetto, naturalmente, anche le loro perplessità. Nel frattempo saluto e ringrazio tutti. Chissà … può darsi che nel tempo anch’io possa avere un bel giardino da far visitare! 





lunedì 2 novembre 2015

una pizzata in mezzo alle palme

Giovedì 24 settembre, il Centro di Casa del Duca, grazie all’operatrice Anna, si è organizzato per un pranzo a base di pizza al campeggio Rosselba Le Palme. Il giorno era soleggiato e i primi sapori dell’autunno si incominciavano a sentire, nonostante i raggi di mezzogiorno che ci arrossavano le guance. Il nostro Valter, ha dovuto impiegare 2 viaggi con il pulmino per portare i ragazzi a destinazione, per questo lo ringraziamo. Appena arrivati siamo andati, insieme ad Anna che già conosceva il camping, a visitare il luogo, che ci ha riservato uno spettacolo esotico, caratterizzato dalla presenza di innumerevoli palme (è chiamato appunto Rosselba LE PALME) di ogni specie e provenienza, alcune sotto trattamento per debellare l’infestazione del punteruolo rosso, che sta facendo ingenti danni in giro per l’Italia. I ragazzi erano meravigliati, ma più di tutti era la nostra “guida” Anna, che ad ogni pianta, palma e fiore che si scorgeva le si spalancavano occhi e bocca e si rivolgeva ai ragazzi dicendo: “bimbi, controllate un po’ in terra se c’è qualche seme!” È risaputo infatti che Anna è un’amante dei fiori e pianterebbe ogni pianta e fiore di suo gradimento a casa sua. Finito il tour “floreale” ci siamo recati al bar, in attesa dell’apertura del ristorante, situato dall’altra parte della strada interna al campeggio. Quando il personale ci ha dato il via libera ci siamo appropinquati verso il ristorante. 

I camerieri, cuochi e pizzaioli si sono resi disponibili anche nel far salire e scendere le carrozzine, a causa dei gradini, con un gran lavoro di braccia. Insieme a noi condividevano i nostri tavoli Valter, Mirna e Arnaldo (i genitori di Michela), Tiziana (sorella di Emanuele), Giosia e Michela (mamma e sorella di Rosy). Naturalmente non eravamo i soli nella sala, c’erano ancora dei clienti che soggiornavano all’interno del campeggio, e che, come noi, aspettavano il pranzo. Nel frattempo la nostra Rita aveva già socializzato con il cuoco e i bagnini. Sfornate le pizze allora sì che si poteva dire: “panza mia fatti capanna!” rubando una frase storica di Emanuele. Sfilavano i camerieri con i piatti in mano tra i nostri tavoli pronti a servirci. Si andava dalla classica margherita alla filante 4 formaggi, dalla vegetariana alla piccante diavola e così si potevano aprire le danze. Dopo un piatto caldo come la pizza siamo passati al gelato, una mattonella al cioccolato per ciascuno, giusto per rinfrescarsi il palato. Finito ciò, abbiamo salutato e ringraziato al ristorante, belli sazi e soddisfatti!

Un saluto e un abbraccio