lunedì 28 aprile 2014

Girandole di zucchine

Con questa ricettina completiamo il menù che avevamo “messo in scena” al Pranzo di Primavera 2013. Siete curiosi di sapere cosa proporremo per il prossimo pranzo? Pazientate … stiamo lavorando per voi! Lascio intanto la parola, si fa per dire, ad Antonella.


Ingredienti:
¨ Zucchine
¨ Macinato
¨ Uova
¨ Pangrattato
¨ Formaggio grattugiato
¨ Mortadella
¨ Galbanino
¨ Sale e pepe



Fate scottare per qualche minuto le zucchine. Lasciatele raffreddare in modo da poterle scavare per creare dei piccoli bicchieri. Conservate la polpa delle zucchine per aggiungerla all’impasto che va fatto come si usa per le polpette. Si amalgama quindi bene il macinato con le uova, il pangrattato, il formaggio grattugiato la mortadella a cubetti ed il galbanino a cubetti, si aggiunge sale e pepe a piacere e, naturalmente, la polpa delle zucchine. Fatto l’impasto si riempiono i bicchierini di zucchina e si completa con un pezzettino di galbanino sopra. Infornare a temperatura media per circa 15-20 minuti. 

Antonella


lunedì 14 aprile 2014

che vinca il migliore ...

L’appuntamento è fissato per il 27 marzo e l’argomento è molto succulento: si tratta di presentare alle famiglie dei nostri ospiti la Carta dei Servizi che in poche parole è un documento, fatto dalla Cooperativa, dove viene messo nero su bianco quali siano i diritti delle persone che usufruiscono del Centro e i percorsi per poterne usufruire al meglio. All’incontro erano state invitate tutte le famiglie, la nostra assistente sociale di riferimento Anna Garfagnini, Lucia Valenti e Antonella Garganese della Di Vittorio. Durante i giorni precedenti l’incontro avevamo spiegato ai ragazzi che le famiglie sarebbero venute non per un’occasione di festa come facciamo di solito, ma era un appuntamento “serio” e che serviva per consegnare: “quei librettini che avevamo stampato e imbustato insieme” e avevamo fatto tutte le raccomandazioni del caso che ci venissero incontro con un po’ di pazienza e comprensione: “insomma bimbi, dovete sta’ boni …” Il lunedì precedente arriva la prima brutta notizia. Lucia non può venire, non sta affatto bene. Come? Non può venire? Lucia, sempre al nostro fianco, sempre pronta a sostenerci, ci toccherà fare senza di lei, mah … meno male che almeno ci sarà Antonella. Ma il giorno prima dell’appuntamento anche lei ci comunica dispiaciuta di essere stata travolta e stravolta dall’influenza e proprio è impossibilitata ad essere con noi. Pazienza, decidiamo di non rimandare perché siamo troppo a ridosso.
Il 27 mattina, le famiglie iniziano ad arrivare con una mezzoretta d’anticipo. Ci trovano impegnati nelle varie attività che cerchiamo di portare avanti anche se la presenza dei familiari porta ovviamente una ventata di eccitazione nei ragazzi che fanno gli onori di casa. In attesa dell’arrivo di Anna ci prendiamo un caffè. Osservo incuriosita la bella aria di confidenza che regna nel Centro. I familiari parlano fra loro amichevolmente, si sono formati un po’ di gruppetti, sembra proprio di essere in piazza! Anna arriva e le lasciamo giusto il tempo per prendere un caffè e poi bando alle ciance, sarà meglio cominciare. L’incontro viene aperto proprio da lei che, a conoscenza del fatto che ci sono un po' di lamentele a causa dei periodi di chiusura al Centro decide di partire proprio da quell'argomento. 

venerdì 11 aprile 2014

a casa di Napoleone

Qualche giorno fa Evi, la mamma di Giada, è venuta a trovarci al Centro e ci ha invitati per una visita guidata alla Villa di Napoleone. Qualche giorno prima infatti Giada, accompagnando la mamma durante la sua professione di guida turistica alla Villa di Napoleone, l’aveva tempestata di domande, mostrando un grande interesse. Evi, pensando che sarebbe stata cosa gradita ed interessante anche per gli amici della figlia, ha invitato tutti noialtri a fare la stessa visita illustrandoci la casa e la storia dell’Imperatore.

giovedì 10 aprile 2014

tanti bau a me

È il primo giorno di primavera e questo giorno, non so per quale ragione, risulta essere un giorno magico; tanto che il 21 marzo nelle stazioni radio commentavano che era il giorno della felicità, della sindrome di down, della poesia; ma per me questo giorno è soprattutto il mio compleanno. Insomma, forse tutti voi-altri del Centro sapete che il 21 marzo dopo pranzo l’invitato d’eccezione sono io, Grisù e questo evento viene particolarmente sentito dai ragazzi tanto che l’operatrice Rosy, amante delle torte (e voi fate sempre volentieri le cavie per le sue opere zuccherine) si è offerta di fare una torta a forma di osso, tutta ricoperta di cioccolato e con la scritta bianca “auguri Grisù”. Giada Noui ha portato come regalo Pluto in gomma, già mia vecchia conoscenza (amo morsicarlo e distruggerlo!) e dei croccantini. Martina invece mi ha regalato 2 palline da tennis consumate e perse dai tennisti, ma molto efficienti per i miei morsi da gioco. Lisanna sicuramente avrà messo in croce la sua mamma per portare come presente un contenitore a forma d’osso con dentro i biscottini a forma di cuore, il tutto accompagnato da una bella carta regalo e un bigliettino a forma di cuore con la scrittura di Lisanna che augurava il suo sentimento a me. Dopo pranzo mi viene a prendere la mia tata e quando arriviamo al Centro troviamo i ragazzi pronti ad accoglierci. Via tutti a mangiare la torta - io no - a cantare canzoncine e a bere bibite analcoliche - io acqua! Mi sento al centro dell’attenzione, corro di qua e di là, corro dietro alle palline, monto su Pluto che ogni volta che lo stringo fa un suono tipico dei giochini dei bambini. Ma lo sanno che sono un cane? Siccome per un cambiamento di programma venerdì c’era Vincenzo mi sono ascoltato tutte le mie amiche e amici che cantavano! Ma la cosa che mi ha particolarmente colpito è stata la conoscenza con  un nuovo ragazzo, Jacopo. Io gli abbaiavo perché volevo quella pallina che aveva in mano, ma la cosa che ha colpito tutte le maestre era che Jacopo che non ha la parola come me, rideva e mi cercava. A me è sembrato tutto normale, chi mi incontra e mi conosce si mette a ridere, perché ho il muso tanto simpatico e dolce. Insomma volevo dire che sono riuscito a dire tutte queste cose alla mia tata così che potesse scrivere  per me che io al Centro con voi ci sto proprio bene. Grazie di esserci, amici.
In fede
Bau
Grisù     




nuova commissione, nuova esperienza!

Questa volta le protagoniste delle “mie” nuove bomboniere sono le maglie della squadra del cuore di Matteo. A maggio infatti il bimbo della nostra collega Antonella e Valter, il nostro autista del pulmino della Cisse, farà la prima comunione quindi ci è stato chiesto di confezionare per i suoi ospiti dei ricordini colorati. Matteo è appassionato di calcio e tifa per una squadra che per ora non sveliamo e ci è stato chiesto di utilizzare i colori di quella squadra per realizzare “qualcosa”. L’idea era quella di una maglietta o di un pallone, o forse entrambe. Pina ha scaricato e stampato tutto ciò poi abbiamo iniziato a pensare all’assemblamento. Dopo qualche prova è stato approvato un segnalibro. Questa volta però è entrata in gioco anche la mia Singer, infatti è da qualche settimana che alloggia qui, imbrattata dal pelo che lascia il pannolenci … ha però superato tante altre prove e quindi riuscirà anche in questa impresa. Non sappiamo se agli ospiti piaceranno ma di sicuro apprezzeranno molto il gesto dei nostri amici che hanno pensato al nostro Centro come luogo dove realizzare qualcosa di così personale per un giorno speciale.



a scatola chiusa!

Come già molti di voi sanno durante l’anno scolastico (scolastico da scuola, come alcuni ragazzi chiamano il Centro) si svolgono le varie attività esterne (Conad, Vivai, Fap, Saponeria e Upim). Purtroppo l’attività al vivaio per parecchio tempo non si è potuta fare a causa del maltempo e del freddo che c’è stato ultimamente. Il tempo che dovevamo impiegare al vivaio lo abbiamo trascorso facendo  un’altra attività che ai ragazzi piace moltissimo. Vi ricordate le “scatole segrete”? Ebbene … è proprio questa l’attività che abbiamo ripreso insieme ai nostri ragazzi. Abbiamo terminato le scatole già iniziate (quelle di Martina, Siria e Lisanna) e ne abbiamo iniziata un’altra (quella di Giada). Nel frattempo gli altri stanno pensando come farla, quale soggetto scegliere e che colori utilizzare. Vi confesso che le scelte sono assai ed anche una più bella dell’altra. Che bella la fantasia!



martedì 8 aprile 2014

aggiungi un posto a tavola


Vorrei condividere con voi un altro momento della nostra quotidianità che non avete modo di conoscere, perché la presenza stessa di familiari cambia il modo di comportarsi dei ragazzi quindi, quando partecipate ai pranzi, o semplicemente passate di qui verso le 13, non avete modo di vedere come si svolge normalmente un pranzo da queste parti! In realtà non è molto diverso da un tavolo di casa, è solo molto più lungo e l’assegnazione dei posti non è affatto casuale ma frutto di mille osservazioni e considerazioni, per consentire a ciascuno di mangiare il più tranquillamente possibile. Agli estremi abbiamo la nostra Anna da una parte, che vede tutto e tiene tutto sotto controllo e Anto dall’altra. Un’operatrice provvede ad imboccare Antonietta per prima, poi lei rimane a tavola con noi e, aiutata dai suoi amici, assaggia un po’ di pane o schiaccia, mangia la frutta o il dolce. La sua solerte aiutante di fiducia è Lisanna che è seduta di fianco a lei e spesso le dà anche da bere. Di fianco a Lisanna troviamo uno dei suoi tanti fidanzati, il giovanissimo David, che manca da qualche tempo perché non sta bene e ci manca molto, di fronte - oltre ad un posto vuoto per eventuali ospiti occasionali - abbiamo un altro bel giovanotto, Jacopo, che ci preoccupava un po’ ma che in realtà, con qualche aiutino, sta volentieri al tavolone con tutti i suoi nuovi amici. Lisanna no, seduta non ci sa proprio stare: ogni scusa è buona per girovagare, ma soprattutto continua a minacciare il digiuno: “io non mangio!” Ma noi non ci preoccupiamo perché la dieta dura solo fra una portata e l’altra, appena arriva il piatto eccola seduta al suo posto. 

lunedì 7 aprile 2014

dal taccuino di Martina (quello di marzo)

È domenica mattina e siamo usciti come sempre con Grisù. Siamo andati sugli scogli della Pianotta e ad un certo punto vedo un signore di una certa età con in mano una borsina di plastica del supermercato con un peso consistente dentro. Mi sono messa ad osservarlo perché si vedeva dal suo passo deciso e svelto che aveva un appuntamento, così come trapelava dal passo ben impostato che gli scogli erano stati calpestati dall’uomo varie volte. Quando ha ritrovato il suo posto, soddisfatto del suo punto strategico, ha infilato la mano nella borsina e ha iniziato a tirare pezzetti di pane nell’aria. Grisù e la sua amica Shira gli sono andati intorno, chiedendosi con espressione a punto interrogativo perché, se loro erano in terra, il pane volasse. E così quel dipinto reso immobile dall’attesa, ma armonicamente mobile dal vento e dall’infrangersi delle onde, si è messo in moto nel momento in cui è arrivato non 1, non 2, non 3, ma un’infinità di gabbiani che sono spuntati dalla scogliera come se quell’appuntamento fosse oramai cosa vecchia e già precedentemente testata.  Il pane tirato in alto, talvolta preso al volo, spesso invece ammorbidito in acqua, era comunque una meta da raggiungere. Scatto la foto che vedete qui sotto con il telefonino. Finito il rito del pane alcuni gabbiani hanno continuato a volare, altri si sono “seduti” in acqua sazi e felici del pasto a sorpresa. L’uomo, con il solito passo deciso, se ne è andato e il pensiero che mi è venuto a mente a vedere quell’immagine è stato che ogni cosa fatta per dare amore è solo amore.

  

da Torino con amore - parte quarta

Che vergogna … siamo quasi a Pasqua ed io vi parlo di Capodanno. Spero che mi perdoniate per il ritardo ma volevo darvi le ultime novità della mia famiglia. Come avete già capito a capodanno sono andata a trovare la mia mamma ed i miei fratelli, ma la cosa più bella è che ho potuto riabbracciare i miei nipoti: Elia e Mattia. Non immaginavo che li avrei trovati così cresciuti. Elia, che ha 6 anni, mi arriva già alla vita (vabbè che non ci vuole molto) mentre Mattia, che era bello paffutello, è dimagrito tanto perché non vuole mangiare niente all’infuori di bombi (è cosi che chiama le caramelle) e biscotti; si vede che non ha preso dalla zia! Un'altra cosa buffa è che ha imparato a dire una frase molto diffusa tra i bambini, ma lui la dice a modo suo: “no voglio!” quando non vuole fare una cosa. Pensare che prima di partire, con Daniele (mio marito) dicevo: “non vedo l’ora di arrivare a Torino per spupazzarmi Mattia” Daniele diceva che sarebbe stato il contrario e che Mattia avrebbe giocato solo con lui. È stato proprio così! Elia, che prima giocava solo con lo zio, con mia grande sorpresa non mi lasciava mai! È stato molto bello poter passare un po’di tempo con le piccole pesti. La mia mamma? L’ho trovata bene, un po’ più smemorata del solito, ma come dico sempre io “è la gioventù!” - se leggesse questo articolo mi tirerebbe il collo! I mie fratelli (Carlo, Federico e Michela) … che dire? Anche loro sono sempre gli stessi. Sempre presi dalle cose di tutti i giorni, ma sempre pronti a far baldoria e ribotte in compagnia. Non vedo l’ora che sia già dicembre, non perché il 2014 non mi piaccia, ma semplicemente per poter passare altri giorni con la mia famiglia!
 


marzo 2014


Cari lettori, ad aprire il giornalino di marzo con me c’è Rosalba che non è più con noi da 2 anni … questa foto l’abbiamo scattata proprio poco tempo prima che lei ci lasciasse e credo di non averla mai usata prima perché è un po’ sfocata. Sfocato però non è il ricordo e il pensiero costante di tutti noi per te, amica nostra … ci manchi tanto. 
Buona lettura a tutti
Barbara 

ecco il compleanno del mese:

9 marzo - EMANUELE - 42

venerdì 4 aprile 2014

Il cuore grande dell’Enel

tratto da Cose di Casa del Duca di agosto 2010

Cari genitori, le notizie che vi arrivano periodicamente attraverso il giornalino sono sempre positive e scherzose, perché il nostro intento è quello di condividere la nostra vita e l’esperienza al Centro. Pertanto vi stupirete della notizia che stiamo per darvi, forse penserete che potevamo comunicarvela prima, ma perdonateci se non l’abbiamo fatto. Abbiamo ritenuto giusto parlarvene ora perché … non ci credevamo neanche noi. Ed eccoci: ad ottobre dello scorso anno Enel Cuore Onlus, organizzazione non lucrativa di utilità sociale con sede a Roma, ha preso contatti con noi attraverso i suoi referenti. Lara e Massimiliano hanno fatto visita al Centro ed hanno conosciuto tutte le persone che lo abitano, ragazzi ed operatori, le attività che svolgiamo dentro e fuori la struttura, i nostri obiettivi e la nostra voglia di fare. 
Dobbiamo proprio essere piaciuti, perché a distanza di pochi mesi, la Enel Cuore Onlus ha destinato una cifra considerevole per l’acquisto di nuovi articoli per la sala mensa, di mezzi audiovisivi ed attrezzature per l’esterno. Proprio stamani c’è stata una prima consegna di materiale tra l’euforia generale (perfino Siria, che in questo periodo è un po’ “lontana” è stata felice ed ha festeggiato insieme a noi). Sappiamo che entro breve tempo arriveranno le altre forniture. La cooperativa Di Vittorio organizzerà una bella festa aperta alle autorità, alle istituzioni e alla comunità perché è giusto far conoscere l’importanza ed il valore sociale di certe iniziative. 







martedì 1 aprile 2014

dal taccuino di Martina

tratto da Cose di Casa del Duca di agosto 2010


ritratto semi-serio di Carla:

Non c’è dubbio Carla è bella
Sembra proprio una modella.
È simpatica e gentile
Con lei tutti vogliono uscire:
Fan la fila per andare
Alla Coop a lavorare,
Ai giardini a passeggiare,
Da Bernardi a ripiegare
O sul mare a pedalare.
Ma lei teme, poverina,
Che qui il tetto sia in rovina,
Se sta chiusa fra il cemento
Non le passa mai il momento;
Per questo ogni mattina,
Un saluto le mandiamo
“torna Carla ti aspettiamo,
Siamo qui col cuore in mano!”


Non c’è dubbio, Carla è bella, sembra proprio una modella … così inizia la poesia sull’operatrice Carla, che oltre a essere bella è anche un po’ monella! Perché? Perché se ne è andata dal Centro. Che notizia vi ho dato eh!? Sicuramente inaspettata per voi, cari e affezionati lettori del giornalino, dolorosa per noi operatori e ragazzi del mitico Centro di Casa del Duca. Ma facciamo un passo indietro. Nel corso di questi anni di lavoro insieme al Centro, accogliente e disponibile a tutte le aperture, qualcuno di noi ha fatto qualche concorso e Carla, detta amorevolmente Carlina, ce l’ha fatta e si è trasferita in quel dell’Orbetello alla usl 9, come operatrice socio-sanitaria. Noi siamo contente che abbia fatto un salto di qualità, perché andare a guadagnare qualche soldo in più non guasta mai, soprattutto per noi donne senza marito e quindi ancora zittellone … ma Carlina, a me e a Barbara in particolar modo, mancherà moltissimo, perché non solo siamo colleghe, ma siamo legate da una grande amicizia. Anche se Carlina nei miei confronti è stata sempre una gran rompiscatole, giù va detto, perché critica su tutto, ci mancherà veramente tanto tanto. Noi siamo certe che andrà a stare meglio, andrà a vivere in un posto stupendo e con il mare, cosa che per un elbano doc non va sottovalutata, ma andrà anche a conoscere gente nuova e, diciamolo, anche uomini … Io sono veramente convinta che questi anni passati insieme saranno indimenticabili, anche con il passare del tempo. Le distanze sono senza limiti con le tecnologie avanzate di quest’epoca, ci rivedremo quando gli eventi lo permetteranno! Carlina, il nostro augurio è che ogni giorno sia meraviglioso nella nuova vita, e aspettiamo con gioia ogni tua visita. Ah! Dimenticavo! Io credo che ti cambierà la vita amorosa … quindi aspettiamo l’invito al tuo matrimonio d’oltremare!