lunedì 29 gennaio 2018

pizza fuori ... Portoazzurro

Il 28 settembre “noi altri” siamo andati fuori da Portoferraio e precisamente a Porto Azzurro a mangiare la pizza, evento da noi detto “la pizzata”. La facciamo sempre di settembre perché conclude la nostra stagione estiva, che comprende due volte la settimana l’uscita “ tutti al mare”. Quest’anno, come dicevo prima, abbiamo scelto di andare a Porto Azzurro prima perché il posto è bellissimo, forse il più bello dell’Elba e poi perché avevamo bisogno di assaggiare pizze diverse da quelle mangiate gli scorsi anni. Quest’anno con l’aiuto del nostro educatore alto (Martina) ci siamo ritrovati sul lungo mare del paese vicino la pizzeria con un nome curioso: “Calafata”. Cosa significa? Mi piacerebbe saperlo, peccato che questa domanda non mi è venuta in mente quel giorno! Potevo chiederlo ai proprietari! A proposito di loro, sono stati molto disponibili e carini. 

domenica 28 gennaio 2018

limiti flessibili parte 2

Iris dall'Aglio Danzaterapeuta è presente nel nostro Centro di Casa del Duca dal novembre dell'anno scorso, con l'incarico di coinvolgere i nostri ragazzi e gli operatori in un progetto di DMT (danzamovimentoterapia). Dieci incontri dedicati ai ragazzi e dieci agli operatori del Centro. Con Iris ci siamo conosciute 3 anni fa, quando mi sono iscritta alla sua scuola di DMT per diventare in un prossimo futuro, anch'io una Danzaterapeuta. Durante questo periodo ho potuto apprezzare la sua professionalità, capacità comunicativa ed empatica con le quali è riuscita a conoscere la parte più personale di noi. Aiutandoci attraverso il movimento del nostro corpo a ristabilire quegli equilibri interiori e restituirci quel senso di benessere, spesso perduto a causa delle esperienze negative della vita. Esperienze che ci scompensano, creando un senso di malessere che ci portiamo dentro, senza trovare una via d'uscita! 

venerdì 26 gennaio 2018

limiti flessibili

E così siamo arrivati alla fine di questo percorso. Ecco che vi illustro la nostra dimostrazione del 6 ottobre avvenuta al centro. Con Iris abbiamo fatto un percorso di “limiti flessibili”, progetto di danzamovimentoterapia, disciplina che orienta il lavoro sulla centralità del corpo, in cui emerge la consapevolezza della percezione del corpo espressivo. Dove il linguaggio del corpo è centrale con con le sue modalità, con le sue risorse e difficoltà: l’obiettivo è la dinamizzazione e il consolidamento del confine del sé corporeo, perché nella diversità la percezione del corpo è frammentata. Ognuno, ogni persona ha dei limiti, e i limiti sono soprattutto nella mente. Gli obiettivi investono il piano fisico, psicologico e relazionale. A livello fisico investe la percezione e la consapevolezza del corpo, reintegra la funzionalità del movimento nonché l’ampliamento degli schemi motori e della gestualità, confinando le stereotipie e i gesti tipicamente autistici. A livello psicologico o emozionale favorisce l'uscita dall'isolamento relazionale e verte a favorire il passaggio da un corpo passivo ad un corpo attivo.

mercoledì 24 gennaio 2018

In campo con Valter (settembre 2017)

Dove eravamo rimasti? Dopo l’ottimo campionato disputato l’anno scorso con buonissimi risultati, sia di crescita del gruppo di ragazzi, sia dal punto di squadra unita e convinta dei propri mezzi, il 28 agosto è iniziata la preparazione in vista della nuova stagione 2017-2018. I ragazzi hanno ricominciato (sudando molto) con corsa e tutti gli altri aspetti tecnici per mettere “fieno in cascina”, per affrontare preparati il campionato.
Il 24 settembre pronti e via con la prima trasferta a Cecina, dove hanno rotto il ghiaccio con un ottimo pareggio in rimonta sulla squadra avversaria.
Il 1° ottobre seconda giornata di campionato ed esordio tra le mura amiche - partita giocata con grinta e cuore - con una vittoria per 2-1 contro i Sorgenti Livorno, ancora una volta ribaltando il punteggio del primo tempo ( 0-1 contro i sorgenti).
Veramente bravi tutti!!!

Educare attraverso lo sport è la nostra missione!
Fai Gol anche tu con noi

V e non W






lunedì 22 gennaio 2018

... a Peppa!

Al mio capo ho dato un prototipo del giornalino che ho ricevuto in eredità dalla detta “Pina” Barbara, l'educatore che mi ha, con la sua scelta, permesso di poter conoscere questa famiglia … perché famiglia e non lavoro? Perché nonostante la professionalità riscontrata al centro e le competenze che ogni operatore ha, dal primo giorno anche se pensavo che dopo quattro mesi sarei dovuta andare via, ho trovato delle persone che mi hanno fatto sentire a casa … Scusate, torno all'inizio, allora, Emanuela mi dice: “bene! Ma manca il tuo articolo” e io: “Ah sì, vero, senti capo, quando ho l'ispirazione lo scrivo!” Beh è arrivato il momento, parlare di ognuna di loro … ho letto quello che per me hanno scritto e ogni volta mi sono emozionata, ho avuto tante esperienze lavorative, perché mi spostavo continuamente, ma lavorare a Casa del Duca non è solo lavorare e anche ricevere, prendere, appropriarsi di un pezzettino di cuore di ognuno di loro colleghe e ragazzi! Dovrei scrivere di ognuno di loro ma non voglio, perché? Perché loro sanno quanto io sto bene con tutte le mie colleghe … Anna con la sua apparente “tu non mi tocchi” invece dentro il suo cuore secondo me ha tanto da dare e anche io voglio darle. Maria … un vulcano, ho tanto da imparare da lei, “la tuttologa”, come la chiama il mio Manfredi, beh, il prezzemolo della situazione. Rosi … che mi chiama Peppa Pig … le rompo sempre le scatole ma lei con pazienza mi risponde e mi aiuta. Martina … “Stella Marina” la mia collega alta, entrata nel mio cuore, io penso che ancora devo scavare … Passiamo alla Veludo ... in questo momento mi sento come il cappello parlante di Harry Potter: analizza, inserisci ... Sono strana, sì è vero, ma come dice Martina chi è “normale” non può lavorare con noi. Basta dilungarci, quello che penso di Emanuela non penso, vedo. Vedo che mi ha dato fiducia come ogni mamma dà ai propri figli e io la sua fiducia non la voglio tradire. Grazie per avermi fatto conoscere questa realtà e spero di poter crescere ogni giorno con voi ma non solo io perché Casa del Duca ha aperto le porte al mio Manfredi e a mio marito Stefano che non perdono occasione per essere con noi. Basta, altrimenti vi faccio piangere. Allora buon lavoro a me!


PS: capo, pian piano imparerò … forse!




venerdì 19 gennaio 2018

il passaggio del testimone: da Barbara-Pina ...

Amici, famiglie, lettori vari ... sono la "vostra" Barbara, detta Pina e sono orgogliosamente un'educatrice professionale. Oggi sono qui per raccontarvi qualcosa che forse non sapete ancora. Non ho scelto io di diventare un'educatrice, i miei piani erano altri. Quando è arrivato il momento di scegliere la facoltà universitaria mi sono addirittura iscritta ad economia e commercio. Nelle mie fantasie di diciannovenne pensavo di poter diventare un'esperta di marketing o di economia riuscendo così in futuro ad amministrare nel miglior modo le attività di famiglia. Ma il mio destino universitario ha presto conosciuto una svolta e dopo un anno di lezioni di economia e statistica e 2 esami ho finalmente realizzato che quella roba non mi interessava affatto.

martedì 16 gennaio 2018

Benvenuta Peppa! (tratto dal giornalino di ottobre 2017)

Dalla Sicilia con furore …
Correva l’anno 1900… No ho sbagliato. Questa non è una favola. Cosa devo scrivere??? Ha si! Volevo presentarvi l’ultima arrivata in famiglia Noi– Altri. Si chiama Giuseppa, ma vuole essere chiamata Peppa (come il maialino del cartone Peppa Pig). È nera nera, non perché non si lava, ma perché arriva dal sud dell’Italia ovvero dalla Sicilia (Quell’isola vicino all’Africa). Da un’isola all’altra isola, perché il marito è stato trasferito all’Elba. È una persona gioiosa e molto preparata. Sostituisce la nostra Pina, che ha lasciato il lavoro. Peppa non è molto alta, infatti, possiamo dire che ora è diventata lei l’educatrice bassa. L’abbiamo già messa alla prova; possiamo dire che l’ha superata alla grande e NoiAltri ci garba assai. Sicuramente porterà una ventata di novità ed anche questo ci garberà. Che dire… vi presento Peppa.



venerdì 12 gennaio 2018

si ricomincia! (tratto dal giornalino di ottobre 2017)


Persino i veri sportivi, quando per qualche motivo si allontanano dalla loro abituale occupazione, devono rimettersi gradualmente in sesto. Credo che anche noi abbiamo bisogno di un po’ di riscaldamento per ripartire e questo vuole essere un esercizio di preparazione, perdonateci se una volta facevamo di meglio! Questi mesi di assenza del giornalino non sono certo trascorsi inattivi e, giustamente, Peppa (o Giuseppina come la chiamo io) insiste a partire perché ci tiene a comunicare a voi famiglie, almeno con alcune immagini, un riassunto di quanto abbiamo fatto. Tanta buona volontà mi riempie il cuore perché dimostra che la nostra nuova educatrice ha colto uno degli obbiettivi fondamentali del giornalino: essere strumento di comunicazione vivace e fruibile tra gli operatori e le famiglie. Ma torniamo un po’ indietro, dove eravamo rimasti con le puntate precedenti? La nostra capo redattrice Barbara era entrata in aspettativa e ci ha salutato con il suo editoriale dello scorso marzo, in aprile e parte di maggio è stata con noi Alessia Rigacci che ha condotto un laboratorio di hip hop e un’attività sulle emozioni. Il suo laboratorio ci ha fatto conoscere un mondo nuovo colorato da graffiti e raccontato dal rap, dal suo modo di guardarci è nato il video con la canzone che vi abbiamo presentato al pranzo di primavera che ha colto con la musica le caratteristiche di ciascuno, coinvolgendoci ed emozionandoci. Il contratto di Alessia era legato ad un servizio scolastico che non è stato riacquisito dalla nostra cooperativa, quindi dalla metà di maggio è andata a lavorare con un’altra cooperativa.