giovedì 10 aprile 2014

tanti bau a me

È il primo giorno di primavera e questo giorno, non so per quale ragione, risulta essere un giorno magico; tanto che il 21 marzo nelle stazioni radio commentavano che era il giorno della felicità, della sindrome di down, della poesia; ma per me questo giorno è soprattutto il mio compleanno. Insomma, forse tutti voi-altri del Centro sapete che il 21 marzo dopo pranzo l’invitato d’eccezione sono io, Grisù e questo evento viene particolarmente sentito dai ragazzi tanto che l’operatrice Rosy, amante delle torte (e voi fate sempre volentieri le cavie per le sue opere zuccherine) si è offerta di fare una torta a forma di osso, tutta ricoperta di cioccolato e con la scritta bianca “auguri Grisù”. Giada Noui ha portato come regalo Pluto in gomma, già mia vecchia conoscenza (amo morsicarlo e distruggerlo!) e dei croccantini. Martina invece mi ha regalato 2 palline da tennis consumate e perse dai tennisti, ma molto efficienti per i miei morsi da gioco. Lisanna sicuramente avrà messo in croce la sua mamma per portare come presente un contenitore a forma d’osso con dentro i biscottini a forma di cuore, il tutto accompagnato da una bella carta regalo e un bigliettino a forma di cuore con la scrittura di Lisanna che augurava il suo sentimento a me. Dopo pranzo mi viene a prendere la mia tata e quando arriviamo al Centro troviamo i ragazzi pronti ad accoglierci. Via tutti a mangiare la torta - io no - a cantare canzoncine e a bere bibite analcoliche - io acqua! Mi sento al centro dell’attenzione, corro di qua e di là, corro dietro alle palline, monto su Pluto che ogni volta che lo stringo fa un suono tipico dei giochini dei bambini. Ma lo sanno che sono un cane? Siccome per un cambiamento di programma venerdì c’era Vincenzo mi sono ascoltato tutte le mie amiche e amici che cantavano! Ma la cosa che mi ha particolarmente colpito è stata la conoscenza con  un nuovo ragazzo, Jacopo. Io gli abbaiavo perché volevo quella pallina che aveva in mano, ma la cosa che ha colpito tutte le maestre era che Jacopo che non ha la parola come me, rideva e mi cercava. A me è sembrato tutto normale, chi mi incontra e mi conosce si mette a ridere, perché ho il muso tanto simpatico e dolce. Insomma volevo dire che sono riuscito a dire tutte queste cose alla mia tata così che potesse scrivere  per me che io al Centro con voi ci sto proprio bene. Grazie di esserci, amici.
In fede
Bau
Grisù     




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