giornalino d'informazione di fatti, cose, persone speciali del Centro di Casa del Duca
mercoledì 30 marzo 2016
epistolario di NoiAltri
martedì 29 marzo 2016
un anno è passato
venerdì 25 marzo 2016
dal taccuino di Martina di febbraio 2016
“E ora chi verrà dopo Giada Abdullah?” … questo me lo sono chiesto l'anno scorso di questi tempi, perchè il servizio civile come non si può non farlo al Centro di Casa del Duca?! Non mi ricordo il nostro primo incontro, come invece ricordo benissimo lo “scontro di occhi” con Giada. Forse l’ho rimosso perchè con gli occhi azzurri/verdi/grigi io non ho una gran relazione; gli occhi chiari in generale mi hanno fatto sempre paura. Insomma fatto sta che sei arrivato. Timido, impaurito e con una corazzona che inizialmente era impenetrabile. Si sa che la mia diplomazia è apolide, e spesso parla il mio viso … a volte un punto interrogativo rappresenta gli occhi, la bocca, il naso e i pensieri. Ma, come dice la capa Veluda, nonostante la mia poca diplomazia, ho la capacità innata ed elaborata per la mia professionalità a mettere la gente a proprio agio; così ho cercato di mettere a tuo agio anche te, anche se non sempre ci sono riuscita. Entrare per la prima volta in un Centro come il nostro non è facile, intendo viverlo, perchè l'impatto è davvero forte. A momenti il silenzio è irreale, altre volte la confusione e i fili di parole intrecciate senza senso - per chi le sente la prima volta, o piene di saliva - che non sai mai dove cadrà la gocciolina, è spiazzante per chiunque. Ho proprio visto sulla tua pelle me stessa ai tirocini di 22 anni fa quando ancora, priva di meccanismi di difesa, quando tornavo a casa mi sommergevo nella vasca da bagno per non sentire le voci. Piano piano questa corazzona ha assunto la forma di un deserto arido che dopo la pioggia fa filtrare tra le crepe acqua e giorno dopo giorno si è trasformato in fango, malleabile e piacevole al tatto. Ed è grazie a queste stesse crepe che è potuta uscire un po’ della tua essenza lasciando entrare un po’ di noi-altri. Continuando a vivere a stretto contatto queste osmosi si sono amalgamate alla vita di Casa del Duca e le tue capacità artistiche, che erano parecchio nascoste, sono emerse così come quando da una nuvola esce il sole. Così è stato. Oramai sappiamo che dietro a quella apparenza burbera in realtà c'è un timido. Quest'anno insieme è passato bene e si vede che sei il più piccolo nella tua famiglia quindi coccolato da tutti, ma anche qui sei cascato a “pippa di cocco” o come “il cacio sui maccheroni” perchè come ultimo arrivato tutti ti abbiamo coccolato! Ora comunque voglio dirti una cosa che secondo me rappresenta la tua vera essenza di timido: non ti fidi subito delle persone, a differenza mia che invece do subito la fiducia per poi casomai toglierla definitivamente - ma questa è una cosa solo mia. Insomma, dicevo, da quando hai l'auto nuova non c'è stato un giorno che tu l'abbia messa tra le due righe bianche delimitanti ma sempre a cavallo tra esse come a dire: “nessuno si può avvicinare a me più di tanto!!!”
Ecco come ti ho vissuto … ti ho vissuto come una pianta che va amata a prescindere che il suo fiore sia bello o brutto oppure assente e noi amiamo le piante anche senza fiore.
P.S. Noi siamo anche pioggia!
giovedì 24 marzo 2016
lo spianatoio di Mirna
martedì 15 marzo 2016
l'esercito NoiAltri
venerdì 11 marzo 2016
ed è carnevale

5 febbraio
Ma ritorniamo alla festa; Antonella Colli è venuta accompagnata dai suoi allievi e dai loro familiari. Tutti hanno condiviso con noi e apprezzato addobbi, giardino, fiori, vestiti. Tutti hanno ballato con le musiche messe a disposizione da Vincenzo e tutti hanno mangiato le varie specialità portate dai nostri ospiti. C’erano torte fatte dalle sorelle di Emanuele e dalla mamma di Michela, frangette fatte dalla nostra collega Patrizia, sandwich fatti dalla Serenissima e tante altre cose buone portate da Antonella e i suoi.
giovedì 10 marzo 2016
Fabrizio nel Carnevale delle Meraviglie
Salve a tutti, sono Fabrizio, il ragazzo del servizio civile, e vorrei dire la mia su questo carnevale meraviglioso. Perché “meraviglioso”? Perché quest’anno ci siamo catapultati nel Paese delle Meraviglie di Alice. A gennaio, ancor prima di preparare e di decidere il tema, avevo visto “Alice in Wonderland”, il film di Tim Burton e speravo, in cuor mio, che si facesse il carnevale proprio su questo racconto che ormai accompagna l’infanzia di tanti da 150 anni. Quando Barbara Pina, alla riunione del lunedì, ha proposto di organizzare il carnevale sul mondo di Alice, mi sono trovato d’accordo con lei e in parte anche realizzato nel mio desiderio. Anche l’ambientazione di Harry Potter non mi sarebbe dispiaciuta perché già mi immaginavo la Panichi nei panni del professor Severus Piton.
mercoledì 9 marzo 2016
tante risate in allegria



lunedì 7 marzo 2016
bello di zia!
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