martedì 15 marzo 2016

l'esercito NoiAltri

In questi giorni molti famigliari mi hanno chiesto preoccupati l’esito della gara di appalto per la gestione di questo Centro. Intanto ringrazio tutti per la fiducia che ci dimostrate quando vi auspicate la conferma alla nostra cooperativa nella gestione e voglio rassicurarvi sul futuro. Per il momento non c’è stata alcuna aggiudicazione “ufficiale” ma siamo certi che nessun altro ha partecipato alla gara, quindi se i nostri uffici hanno fatto le cose per bene (e di questo non abbiamo dubbi e ringraziamo Laura e il suo staff) saremo sicuramente riconfermati per i prossimi 6 anni. Per il momento l’organizzazione è ancora quella del progetto precedente, appunto perché non c’è ancora stata nessuna valutazione di quello nuovo. Sarà nostra cura organizzare un incontro nelle prossime settimane per informarvi di qualsiasi novità o eventuale modifica rispetto al presente assetto. Ma ora voglio aggiungere anch’io due righe sulla festa di carnevale. Confesso di aver dato un’occhiata agli articoli delle colleghe e del nostro Fabrizio. L’entusiasmo, la soddisfazione e il compiacimento che vi si legge mi sembra sia stato condiviso da tutte le persone intervenute che ci hanno salutato ringraziandoci felici. Io voglio svelare un piccolo retroscena. Come ricorderete tutti gli operatori interpretavano l’esercito della carte da gioco, che consentiva da una parte di lasciare tempo e spazio alla realizzazione di costumi più complessi, e dall’altra di identificarci come il gruppo che protegge tutto il villaggio. Bene. Ho visto le carte sugli attaccapanni e mi sono un po’ preoccupata, mi sembravano davvero troppo corti! Naturalmente mi sono tenuta per me la perplessità: avevano già tutti così tanto da fare che non era proprio il caso di fare la lagna, in fondo non era che un gioco di Carnevale e avrei messo calze più spesse. Il venerdì, subito dopo pranzo, abbiamo aiutato i ragazzi a vestirsi e a truccarsi e infine, prima dell’arrivo degli ospiti, ci siamo vestiti anche noi operatori. Anna ha distribuito i costumi e solo allora mi sono accorta che non erano affatto tutti uguali, al contrario; anche se eravamo tutte carte, ognuno aveva il suo costume esattamente su misura ed il mio era proprio di una lunghezza perfetta! Anna non me l’aveva mai fatto provare: semplicemente, con il suo occhio allenato, mi aveva preso le misure a distanza. Ma non è che questa attenzione speciale era riservata solo a me, al contrario ogni particolare di questa festa era esattamente “su misura”. I costumi, i tempi, i decori, i lavori di preparazione sono stati pensati per soddisfare preferenze, attitudini e bisogni di tutti gli ospiti. Secondo me è per questo che la riuscita è stata tanto positiva. Nonostante qualche preoccupazione nell’aria (era il periodo del rinnovo dell’aggiudicazione) il nostro favoloso esercito non ha abbassato la guardia e ha perseguito deciso il proprio fondamentale ruolo: “avere cura” di tutto il gruppo Noialtri e, contemporaneamente, di ciascuno in particolare.



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