giovedì 10 marzo 2016

Fabrizio nel Carnevale delle Meraviglie

Salve a tutti, sono Fabrizio, il ragazzo del servizio civile, e vorrei dire la mia su questo carnevale meraviglioso. Perché “meraviglioso”? Perché quest’anno ci siamo catapultati nel Paese delle Meraviglie di Alice. A gennaio, ancor prima di preparare e di decidere il tema, avevo visto “Alice in Wonderland”, il film di Tim Burton e speravo, in cuor mio, che si facesse il carnevale proprio su questo racconto che ormai accompagna l’infanzia di tanti da 150 anni. Quando Barbara Pina, alla riunione del lunedì, ha proposto di organizzare il carnevale sul mondo di Alice, mi sono trovato d’accordo con lei e in parte anche realizzato nel mio desiderio. Anche l’ambientazione di Harry Potter non mi sarebbe dispiaciuta perché già mi immaginavo la Panichi nei panni del professor Severus Piton. 
Tornando a bomba sull’argomento, di certo non si poteva prendere spunto dal film di Tim Burton, conoscendo la sua megalomania e quel tocco quasi dark-punk che dà ai suoi personaggi, quindi ci siamo semplificati un po’ il lavoro con il cartone animato della Disney. Suddivisi i compiti eravamo ormai pronti a partire. Con il passare dei giorni mi sembrava di essere nel “making of” di qualche film o di qualche spettacolo teatrale con tutte quelle scenografie e ambientazioni in via di realizzazione. Si è usato di tutto e di più: polistirolo, cartoncini, carta crespa, cartone, barattoli, vasetti, pennarelli, pittura, nastro biadesivo e trasparente, spillatrice, colla, silicone, stuzzicadenti e spiedini, das, stampanti e inchiostri, stoffe e tanto altro. 

Sinceramente non credevo nell’ultimazione dei preparativi, un po’ per la varietà e la vastità di alcuni scenari e un po’ perché Maria, il capo cantiere, ogni mattina si svegliava con un’idea in testa e a volte era difficile smontargliela, non perché sia sbagliato essere creativi - sarei ipocrita a pensarla così - ma perché eravamo ormai stretti con i tempi e c’era il rischio di sforare. Nel frattempo i ragazzi, oltre ad impegnarsi nei lavori e sapendo quali personaggi fare, si immedesimavano già nella loro parte facendo il verso dello Stregatto o pronunciando un: “tagliatele la testa!” o un “buon non-compleanno a te o a me” e questo significava che l’argomento scelto era condiviso da tutti e nel contempo lasciava presagire una buona riuscita dell’evento. 

Arrivati al giorno “x” i ragazzi con gli operatori e il sottoscritto non potevano attendere di più, non vedevano l’ora di sfoggiare i propri abiti realizzati da Anna. Grazie agli inviti, il Centro è riuscito coinvolgere sotto il suo tetto molte persone di realtà e di età differenti che hanno partecipato con tanto affetto e trasmettendo enfasi a tutto Casa del Duca. Posso confermare che molte persone hanno ringraziato la “casa verde” per lo spettacolo e l’intrattenimento che ha riservato loro, grazie anche a persone esterne a queste mura. Come mio primo carnevale con noialtri è stato favoloso, fenomenale, roba dell’altro mondo direi e ringrazio tutti, dal primo all’ultimo. Io avrei finito, ed ora mi prendo un tè caldo, ma non sto a preparare nulla, c’è il nostro Cappellaio Matto Giada che ha ancora il tavolo apparecchiato con bricchi e tazze e pronto a servire!




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