mercoledì 8 gennaio 2014

la parola ai lettori



Caterina, la nostra autrice-ospite,
con la sua amica Alba
Buongiorno Ragazzi! E' la prima volta che vi scrivo e sono un po’ emozionata, volevo però raccontarvi del primo weekend di questo Novembre, all’insegna delle sorelle Veludo! Come ogni anno infatti, la mia Zia Antonella, ha chiamato tutta la famiglia Puppo per la raccolta delle sue olive! E proprio come ogni anno io e mamma siamo state le più entusiaste. Nel viaggio mamma mi raccontava, quasi con i lucciconi agli occhi, che tante olive erano cascate a causa delle forti raffiche di vento, pensando già alla misera bottiglina di olio che ci sarebbe spettata! Comunque, siamo arrivati la sera di Halloween, nel buio, io, mamma, la mia sorella Francesca, il suo fidanzato Paolo ed Alba, una mia amica. Via che si cena, due chiacchiere e a nanna presto, che all’alba il sole è alto e le giornate son pizzicotti. Io e le mamma un po’ si ironizza … quest’anno non si fatica, tanto son cadute tutte, mentre le zia affranta pensa alle belle raccolte degli anni passati. Quindi la mattina seguente siamo presto nel campo a cogliere olive, ed uno spettacolo si apre davanti ai nostri occhi. MAMMAAAAAA grido io, con la mia solita calma, altro che cadute! Il prato era pieno di olive, ma i rami ancor di più! Tante, tantissime olive! 
Emanuela all'opera
Mettiamoci sotto allora, la manodopera è un po’ scarsa, si pensava di dover rastrellare una giornata, mentre qua sembrerebbe non bastare un fine settimana! Alberi altissimi, rami intersecati tra loro, rastrelli che acchiappano fino alle olive più alte, lo zio Enrico con la motosega inizia a potare a destra e a manca, con vicino Paolo che lo incita: “taglia taglia, che vediamo un po’ di panorama da quassù!” La Zia che si beffeggia di noi , ecco così il prossimo anno ci saranno ancora meno olive! Il giorno seguente Paolo e Francesca erano già ripartiti per tornare a lavoro, Alba molto provata dalla raccolta del giorno prima, abbandona il campo con il mal di pancia e si adagia sotto le coperte del nostro lettone. Rimaniamo così imperterriti io, la mamma e gli zii. 
Francesca e Paolo
La stanchezza si fa sentire e solamente a buio arrivano i Puppo: babbo dall’Elba e Giovanni da Firenze. Un’altra squisita cena tutti insieme. Giovanni ci racconta di tutte le sue nuove avventure universitarie, Emanuela, da vera mamma tedesca, non si sciocca di niente, neanche delle ricette intraprese da Giovanni; il quale dice sia facile cucinare: “pigli quello che c’hai nel frigo e lo schiocchi in padella con l’olio!” Io preoccupata cerco di spiegargli che non si deve cuocere sempre tutto nell’olio, anche perché ho già visto in lui una buzzetta di troppo, e quindi lo bacchetto rigidamente di mangiare più sano e fare movimento ogni tanto! Mamma ci guarda e sorride, ascolta tutte le nostre discussioni, senza schierarsi dalla mia parte - che era logicamente quella giusta! J - ma semplicemente ridendo!
zio Enrico
La mattina dopo a batter ritirata siamo io e Alba, che prendiamo un trenino e torniamo all’Elba, Alba con il suo mal di pancia ed io dal mio maritino, che come voi tutti già sapete, è a casa con una gamba malconcia! 
Gli altri finiscono di raccogliere le olive dagli ultimi alberi (ce n’erano ancora tantissimi!) e di caricare il pick-up con cassette e balle, pronto per essere spedito al frantoio. Insomma, come ogni anno le sorelle Veludo ci hanno fatto divertire, come sempre abbiamo colto l’occasione per passare del tempo insieme all’aria aperta, senza pensar troppo al mal di schiena o al torcicollo che ci sarebbero venuti in seguito … ma soprattutto potrete vedere i lucciconi negli occhi di mamma, non tanto perché le olive erano cadute, ma perché abbiamo sorpassato il nostro record: abbiamo fatto la più grande raccolta di olive della Zia! Adesso attendiamo con ansia le piccole taniche di olio che zia distribuisce a tutta la famiglia Puppo. Chissà se mamma vi ha mai raccontato di quando ero piccina e chiedevo sempre pane e acqua! … Stavolta chiuderei questa letterina, elevando la mia richiesta a … finalmente … PANE E OLIO! 
Con affetto Caterina







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FATTO!