Iniziano ad arrivare i genitori con i dolci. Oramai è una regola interiorizzata da tutti: la Di Vittorio pensa al salato e le famiglie ai dolci. Sono emozionati anche loro, i familiari, che rimangono entusiasti nel vedere l’albero di Natale costruito con le bottiglie di plastica e tutte le stelle e addobbi costruite con lo stesso materiale. Le sedie, posizionate adeguatamente per godersi lo spettacolo, piano piano si riempiono di persone, incuriosite da quello che succederà. Arriva il taxi che porta Lucia, Emanuela ed Antonella. Ci siamo proprio tutti, o quasi. Ecco, la Veludo si è messa un paio d’orecchini e si sente un addobbo vivente. Comincia a parlare e descrivere ciò che faremo. Inizia a cantare il trio maschile: David, Massimo, Emanuele, con Il Materasso, di Arbore e vedo Lucia, la mamma di David, che cammina volando perché David con il canto le ha regalato un paio d’ali come Mercurio e gli va incontro e lo abbraccia manifestando tutto l’amore di una mamma per un figlio.
Ora tocca a Lisanna, è bravissima anche lei con il suo bacio è come un rock. Anche per lei sto dietro le spalle, rappresento in quel momento per i ragazzi un talismano.
Tocca a Martina. Ha cantato molto bene una canzone davvero difficile. Ovviamente anche Martina e Lisanna hanno una nutrita schiera di familiari e amici a fare il tifo.
Maria, Anna ed Alberto cantano Azzurro di Celentano e il coinvolgimento di mamma, babbo e tutti gli altri ospiti aumenta. David e Rosanna continuano l’evento canoro omaggiando Ramazzotti.
Tocca poi ancora a Siria con me. Il talismano ora è Vincenzo. È poi la volta di Lele che con Annalisa ricordano che siamo tutti un po’ pazzi e il finale della canzone - je so’ pazz di Pino Daniele - cantato da Lele, provoca un’ovazione all’unisono.
Siamo al gran finale dello “show”, canto io da sola. Sbaglio un attimo ma mi riprendo; i ragazzi mi accompagnano con le loro voci sotto l’attenta guida di Vincenzo. Siamo davvero arrivati al termine, Emanuela invita le famiglie a spostarsi nell’altra sala per gustare il buffet natalizio. Ad un certo punto mi trovo le braccia di Serenella attaccate al collo che, piangendo di gioia, mi dice “grazie”. Sono truccata … ma ancora per poco ...
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