lunedì 4 gennaio 2016

ma che bella idea l'Ikea!

Sono Francesca, la figlia di Emanuela, sposa di maggio, vi ricordate?!? Perché di nuovo sul giornalino? Perché quando ho chiesto a mamma cosa potevamo regalare al Centro per ringraziarli dell’immenso aiuto che ci hanno offerto mi ha detto: “mah … un mobiletto da mettere sotto al lavello che è tutto sgangherato”. Perfetto, mandami le foto e le misure, tanto devo andare all’Ikea con Paolo (lo sposo) e mia cognata per comprare un po’ di roba. Arrivano le foto, non ci capisco niente … non importa mamma, passo io! Un salto al Centro con metro e cellulare e mi segno le misure, controllo sul catalogo Ikea, mmh … no, non c’è la misura perfetta ma potremo adattare questo, che ci vuole! Andiamo all’Ikea e naturalmente veniamo risucchiati dagli scaffali che ci risputano fuori a fine giornata con 3 carrelli di mobili di mia cognata da caricare in macchina sotto la pioggia! Oltre al mobile sotto-lavello abbiamo deciso di prendere una cassettiera a 6 cassetti bella capiente e un po’ di tovagliette colorate per i pranzi informali o le merende! Arrivati all’Elba diamo le scatole con i mobili per il Centro a mamma e pochi giorni dopo partiamo per il viaggio di nozze! 
Quando torniamo la cassettiera, grazie alle mitiche e CHIARISSIME istruzioni Ikea, i ragazzi se la sono già montata, mentre il mobile sotto-lavello è lì che ci attende ma visto che per adattarlo è meglio sia presente il Puppo bello (babbo) con un seghetto alternativo, rimane in attesa per tutta l’estate! Siamo a fine ottobre e una domenica pomeriggio ci troviamo tutti al Centro, nonna Maria compresa, per montare il famoso mobiletto, dico a mamma: “sono le 16.30, prima dell’ora di cena siamo pronti di sicuro!” L’avessi mai detto … cominciamo a smontare il mobile vecchio (mannaggia c’è anche lo scaldabagno nel mezzo), tira … aspetta, svita … è spanata la vite! Non viene … forza, VAI! Venuto via … ops … anche il lavello! Babbo guarda il mobile nuovo e mi dice: “ma questo non ci va!” Io: “lo so! Va solo adattato un pochino” I ragazzi per facilitarci il lavoro lo avevano già assemblato, solo che per adattarlo bisogna rismontarlo e se ci vogliono 25 pagine di istruzioni per montarlo vi lascio immaginare cosa voglia dire smontarlo senza istruzioni! Prendi il seghetto, taglia di qua, allenta di là, te tira e te spingi … meno male che siamo tanti … che confusione! Smontato il mobile, Puppo bello e lo sposo lo caricano in macchina e lo portano a casa per usare i macchinari da falegname “vero”, il seghetto alternativo non basta!

Noi donne rimaniamo al Centro in attesa, la nonna spazza la segatura, io e mamma cerchiamo di capirci qualcosa per indirizzare gli uomini al loro rientro! Tornano al Centro, intanto sono le 19.00; montiamo le zampe, come dice mamma lo “presentiamo” al lavello che non ci va tanto d’accordo! Lo sposo mi guarda e mi fa: “ma che bella idea l’Ikea! Se andavamo da Paolini non era meglio?” Eh … forse sì … La sfida ormai è lanciata: forza un po’ di qui, spingi un po’ di là, alla fine il lavello, il mobiletto se lo fa garba’! Riattacchiamo lo scaldabagno … che non ci sta più! Facciamo il buco dietro, togliamo un pezzo di flessibile … stringi … perde ancora! Svita, rimetti … ma quel pezzo non serve più? Ah ecco! Ora va bene! Mancano solo le ante … apriamo la scatola e le cerniere non ci sono! NOOO! Per oggi arrendiamoci e andiamo a mangiare, son le otto! In settimana passo a comprare i pomelli e una striscia adesiva decorativa allegra, le cerniere le avevo dimenticate da mia cognata, le recupero e la domenica dopo andiamo più tardi, tanto c’è solo da mettere le antine … ecco: l’avessi mai ri-detto! Visto che abbiamo adattato il mobile ora le ante al suo posto non ci stanno più! Vabbè … facciamo i buchi nuovi per le cerniere, la punta del trapano non l’ho portata … guarda bene, eccone una! Meno male! Mamma hai una riga? Babbo aspetta che misuro … ma no! Vado a occhio! A occhio?!? Ma se sei cecato! Messa … mmh … com’è storta! Regoliamola, può andare! Mettiamo l’altra, non si chiude, regolata anche quella ora chiude, forse è fatta! Attacchiamo la striscia decorativa, come la mettiamo? Tra la parete gialla e il muro grigio! Ecco non attacca … Ma allora è la cucina che si ribella! Non è possibile … La soluzione si trova sempre, la mettiamo alla fine della parete gialla, è lei la più rovinata! Tieni di lì, aspetta andiamo storte, stacca di qua, vai riattacca! Perfetto, messa tutta! Oh!

 Non ci credo, anche stavolta l’ora di cena ma finalmente siamo pronti! Ci guardiamo intorno come superstiti … raccattiamo gli attrezzi, è stata dura ma la cucina adesso è più allegra e sistemata! Andiamo a cena che nonna ci darà per dispersi … stavolta ha pensato bene di rimanere a casa a guadarsi Poirot! ACCENDETE UNA TORCIA CHE STACCO LA LUCE! Urla mamma da in fondo alla stanza … Non serve mamma! ZAC, buio pesto, le mani son già sul maniglione antipanico. Speriamo piaccia ai ragazzi, penso mentre apro la porta … E quindi uscimmo a riveder le stelle!

Francesca & Co.


1 commento:

  1. La cucina casalinga si ribella all'IKEA. Ma dato che io voglio rifare TUTTA la cucina, TUTTA IKEA, potrei approfittare della vostra esperienza....

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