martedì 5 gennaio 2016

dal taccuino di Martina (quello di novembre 2015)

Io sottoscritta Martina Panichi detta l’A’Marti, amante degli animali in maniera ossessiva e nella stessa maniera ossessiva nel provare paura o meglio fobia per le farfalle e per i rospi, dichiaro che d’ora in poi non toccherò mai più un rospo. Se mi dovessi trovare in Amazzonia e trovassi la rana Davkiet farei come i Matses. Ma qui all’Elba toccare i rospi, le rane e vedere che le farfalle mi svolazzano intorno mi fa davvero impressione. Ho iniziato questo taccuino così, perché Maria mettendo a posto il giardino ha trovato un rospo e ha chiamato me! Sì … me! Allorché io ho chiamato Pina perché lei prende i rospi in mano così come se niente fosse; i gechi o tarantole - come vengono chiamate all’Elba - no, ma i rospi lei li prende in mano. Con la stessa naturalezza che ho io quando tocco i miei animali, lei tocca questi rospi … io non farò loro mai del male ma non li bacerei e non li bacio, anzi rimango zitella, ma col cavolo che dò loro il bacio. 

Invece tornando ai Matses “assaggerei” quello che estraggono dalla rana allucinogena senza ucciderla solo per gli effetti che dicono! E tornando invece agli animali che abitano a casa mia: 2 cani, una gatta e 1 topo, confermo che li governo a dovere e non faccio mancare loro del buon cibo. Per quanto riguarda il topo, Stix - il “derattizzatore” - è stato avvertito, nel senso che sa che “governo” un topo e che aspetta ogni sera i croccantini. In piena estate, quando il sole tramonta molto tardi, riesco anche a vederlo, mentre ora riesco solo a sentire i suoi passi e i suoi biascichii quando mangia il pezzettino tenendolo con le sue zampine a mo’ di preghiera. La gente mi prende un po’ in giro quando racconto del topo, ma non è che sono gelosi? 




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