mercoledì 3 febbraio 2016

dal taccuino di Martina di gennaio 2016

Bisogna considerare questo assioma: Sofie la mattina mi viene a svegliare con i suoi baffi che mi fanno il solletico e mi costringe pertanto a nascondermi sotto le coperte oppure ad alzarmi per darle il cibo. Ormai ho appurato che la seconda alternativa è la migliore; anche se è quella che mi fa più fatica, è la più efficace per quanto riguarda l’equilibrio familiare. È vero anche che in una famiglia per vivere in armonia si arriva ai compromessi e anche se l’unico bipede intruso nella tana sono io, sono pur sempre io a condurre il gioco della vita collettiva. Secondo i miei animali io sono semplicemente colei che si appoggia in quella casina nel bel mezzo del bosco, bosco dove vivono cinghiali notturni che interrompono i nostri sogni tranquilli - questo me lo ha detto Grisù. Casina nel bosco che appena è un po’ più pulita, noi la dobbiamo sporcare perché una casa polverosa e con spezzettamenti residui di legna morsicati per la stufa sparsi per il pavimento e peli di cane che volano nella stanza hanno una valenza di vita sana - questo lo ha detto Lulita. E siccome Sofie ha capito che uscire di casa la mattina con una pancia piena è molto meglio che con una pancia vuota, ha capito anche che svegliarmi è davvero un ottimo sistema; anche perché non posso fare diversamente: i croccantini della gatta non possono essere lasciati per terra in una ciotola perché i cani li mangerebbero e i cani non possono mangiare i cibi felini perché sono dannosi per loro. Insomma finisco questo taccuino dicendo che: chi va al mulino si infarina, chi ha animali ha felicità pelosa per casa! E ora torno a dormire con la mia tata - questo lo ha detto Sofie.







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