martedì 11 marzo 2014

meno male che non c'eravate ...

A volte nei nostri articoli forse vi diamo un’immagine un po’ troppo idilliaca del Centro, poi venite agli spettacoli e vedete i ragazzi tranquilli, obbedienti, consapevoli, tutti presi nella parte in modo così spontaneo e naturale che pare quasi che le cose siano nate così. Mercoledì scorso però era tutta un’altra storia. Le prime donne facevano a gara per atteggiarsi a dive e avanzare pretese sempre più elevate: “io non canto, coloro i disegni”, “ma no, per favore vieni qui, Vincenzo è venuto apposta per noi”, convinta una l’altra ha da fare una telefonata, poi saluta qualcuno e poi: “io con lei non canto, voglio lui tutto per me” eccetera, eccetera, eccetera. 
Nel frattempo prova qualcun altro ma Vincenzo ci guarda inorridito, ad un certo punto scompare e quando torna ci dice che la prova fa spavento anche sentita dal bagno! Non vi dico i cori, se possibile vanno anche peggio: nessuno ricorda quando deve cominciare, tutti girellano, chi per puro caso è lì davanti parte fuori tempo; dai, coraggio riproviamo, ma la seconda è peggio della prima! 








Nel frattempo c’è chi grida, immersa in un mondo spaventoso che solo lei vive; si cambia di continuo, sbatacchia oggetti e ci accusa di averglieli rotti, mentre la compagna in carrozzina esprime un disagio che non riusciamo ad interpretare. Proviamo a farla camminare, la accarezziamo, la sediamo per terra sul tappeto, le portiamo un borsone di giocattoli ma niente, niente, niente; rimane nervosa ed insofferente. Nel frattempo sul divanetto quelli seduti a fianco si pituccano, si fanno gestacci e anche qualche manata, così proviamo a scambiare i posti, ad intervenire quasi senza farcene accorgere per non aumentare una tensione già alle stelle. La fatica di Martina la fa quasi stonare, lei il mio idolo, il mio traguardo irraggiungibile! Certo la sua dose di colpa ce l’ha anche Vincenzo che si è convinto che tutti possono cantare e vuol coinvolgere persino me. Mi ha tentato con una canzone di Gaber che io adoravo (ricordo di averlo visto a Firenze, in uno degli ultimi spettacoli, in una gelida serata d’inverno che ho affrontato solo per poter vedere lui). Convinto che riprovare possa farmi perfezionare mi ha fatto cantare 3 o 4 volte, naturalmente senza farmi ottenere alcun miglioramento: vuoi vedere che la colpa di tanta confusione è tutta mia?




Ovviamente la foto sopra non è relativa al “mercoledì” in questione!

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