E così siamo arrivati alla fine di questo percorso. Ecco che vi illustro la nostra dimostrazione del 6 ottobre avvenuta al centro. Con Iris abbiamo fatto un percorso di “limiti flessibili”, progetto di danzamovimentoterapia, disciplina che orienta il lavoro sulla centralità del corpo, in cui emerge la consapevolezza della percezione del corpo espressivo. Dove il linguaggio del corpo è centrale con con le sue modalità, con le sue risorse e difficoltà: l’obiettivo è la dinamizzazione e il consolidamento del confine del sé corporeo, perché nella diversità la percezione del corpo è frammentata. Ognuno, ogni persona ha dei limiti, e i limiti sono soprattutto nella mente. Gli obiettivi investono il piano fisico, psicologico e relazionale. A livello fisico investe la percezione e la consapevolezza del corpo, reintegra la funzionalità del movimento nonché l’ampliamento degli schemi motori e della gestualità, confinando le stereotipie e i gesti tipicamente autistici. A livello psicologico o emozionale favorisce l'uscita dall'isolamento relazionale e verte a favorire il passaggio da un corpo passivo ad un corpo attivo. giornalino d'informazione di fatti, cose, persone speciali del Centro di Casa del Duca
venerdì 26 gennaio 2018
limiti flessibili
E così siamo arrivati alla fine di questo percorso. Ecco che vi illustro la nostra dimostrazione del 6 ottobre avvenuta al centro. Con Iris abbiamo fatto un percorso di “limiti flessibili”, progetto di danzamovimentoterapia, disciplina che orienta il lavoro sulla centralità del corpo, in cui emerge la consapevolezza della percezione del corpo espressivo. Dove il linguaggio del corpo è centrale con con le sue modalità, con le sue risorse e difficoltà: l’obiettivo è la dinamizzazione e il consolidamento del confine del sé corporeo, perché nella diversità la percezione del corpo è frammentata. Ognuno, ogni persona ha dei limiti, e i limiti sono soprattutto nella mente. Gli obiettivi investono il piano fisico, psicologico e relazionale. A livello fisico investe la percezione e la consapevolezza del corpo, reintegra la funzionalità del movimento nonché l’ampliamento degli schemi motori e della gestualità, confinando le stereotipie e i gesti tipicamente autistici. A livello psicologico o emozionale favorisce l'uscita dall'isolamento relazionale e verte a favorire il passaggio da un corpo passivo ad un corpo attivo.
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