venerdì 19 gennaio 2018

il passaggio del testimone: da Barbara-Pina ...

Amici, famiglie, lettori vari ... sono la "vostra" Barbara, detta Pina e sono orgogliosamente un'educatrice professionale. Oggi sono qui per raccontarvi qualcosa che forse non sapete ancora. Non ho scelto io di diventare un'educatrice, i miei piani erano altri. Quando è arrivato il momento di scegliere la facoltà universitaria mi sono addirittura iscritta ad economia e commercio. Nelle mie fantasie di diciannovenne pensavo di poter diventare un'esperta di marketing o di economia riuscendo così in futuro ad amministrare nel miglior modo le attività di famiglia. Ma il mio destino universitario ha presto conosciuto una svolta e dopo un anno di lezioni di economia e statistica e 2 esami ho finalmente realizzato che quella roba non mi interessava affatto.

Assolutamente per caso ho scoperto invece la facoltà di pedagogia dove si studiava sociologia, psicologia, antropologia; insomma tutte scienze che riguardano l'uomo e l'umanità. Ancora non lo sapevo cosa volevo diventare da grande ma ero certa che quegli studi mi avrebbero aiutato a conoscermi meglio e aperto la mente all'altro rendendomi una persona migliore. Ho assistito in quel periodo alla trasformazione di quella facoltà da pedagogia a Scienze dell'educazione e nel giro di qualche anno sono diventata un'educatrice professionale. Ho messo piede per la prima volta al Centro di Casa del Duca a giugno 1998 e ... vabbè, tutto il resto è storia. E' storia la strada fatta insieme alle mie colleghe con i nostri ragazzi speciali, è storia il legame indissolubile che ho creato con ciascuno di loro e con gli obiettivi del nostro servizio. Eppure ... c'è un "eppure" e riguarda un qualcosa che è successo quando, alla bella età di 100 anni, ci ha lasciato il mio nonno Pietro. Nel corso dell'anno passato per me ha preso forma un sogno: che la casa dei miei nonni continuasse a raccontare la storia delle famiglie Mazzei e Bartolini. Sono una grande sentimentale e molto legata ai miei nonni ed è così che è nata l'idea del Bed and Breakfast: un grande appartamento da ristrutturare nello scheletro ma non nell'anima e nella pelle dove si respira ancora aria di famiglia e di valori genuini. E proprio come quando mi sono iscritta alla facoltà di pedagogia, quando abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione non avevo idea di cosa sarebbe successo nel mio futuro. Le risposte sono arrivate da sé una volta dato il via a tutto e mi sono accorta che le 2 occupazioni non erano compatibili. A chiarirmi ulteriormente le idee sulla scelta da fare ha contribuito non poco l'incontro con Peppa. Istintivamente ho percepito che era la mia "naturale" erede e quando poi al primo pranzo dell'orto ho trovato anche suo marito e il suo bimbo, perfettamente inserito con le "mammine" del Centro, non ho più avuto dubbi. Ecco care famiglie, amici e lettori vari; se pensavate di leggere un articolo d'addio questo NON lo è. Chi è "Noialtri" lo è per sempre.





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