lunedì 13 marzo 2017

siamo tutti "liber-artisti"!


 Nel numero scorso vi ho raccontato chi è Iris Dall’Aglio e, all’incirca, di cosa tratta il suo progetto “Limiti Flessibili”. Come sapete un’altra attività con esperto ha preso il via al Centro da qualche settimana. Si tratta del progetto “Art RiBel: lo stile nell’arte di vivere”, curato dalla dottoressa Noemi Alessi, laureata in filosofia e antropologia culturale e musicarterapeuta nella Globalità dei Linguaggi. 

Questa disciplina - riconosciuta a tutti gli effetti come tale - fonda le sue teorie su questi valori: l’amore per la vita, la fede nel potenziale umano, la valorizzazione dell'originalità espressiva e artistica di ciascuno, l’integrazione come sviluppo, la valorizzazione delle competenze innate o non. Quello di Noemi con NoiAltri sarà un percorso artistico espressivo con tutti i linguaggi e le arti, i vari laboratori hanno lo scopo di “attivare” le nostre risorse innate all’interno del gruppo sociale, visto come se fosse il grembo materno. Proprio per questo i vari incontri ripercorrono la nascita e successivamente lo sviluppo di ciascun essere umano. 

Ecco così che durante il primo incontro abbiamo rivissuto la nascita; premere, incidere, sfondare, passare oltre il buio, venire alla luce ed essere riconosciuti. Ognuno lascia il suo segno, la traccia del suo passaggio, ognuno è benvenuto alla luce. E poi all’opera a dipingere secondo il comando “quello che gli altri non vedono di me”, quello cioè che è rimasto dietro la soglia come affermazione dell'esistere oltre l'apparenza. Nel secondo incontro abbiamo “giocato” con la schiuma. Quello dell’invischiamento è un gioco che riconduce ai primordi prenatali e neonatali (con il liquido amniotico). Qualcuno all’inizio ha quasi paura o perfino disgusto, poi però arriva la grande soddisfazione: il limite è superato e rimane la gioia espressiva. Unendo il colore alla schiuma escono fuori disegni meravigliosi che “memorizziamo” mettendo a contatto un foglio bianco e lasciando poi asciugare il tutto.

Durante ogni incontro, sebbene si facciano sempre attività diverse, ci sono però delle fasi riconoscibili; sono quelle di saluto iniziale e finale, di attivazione energetica, di gioco di fiducia nel gruppo. A questi laboratori partecipano anche altre collaboratrici di Noemi che contribuiscono a mantenere l’ambiente vivace e frizzante. Il 3° laboratorio purtroppo me lo sono perso per colpa del tremendo virus che sta mietendo parecchie vittime anche qui al Centro. Per questo ho chiesto alla Marti di descrivere cosa è stato fatto; ecco qui:
“mercoledì 22 con Noemi e Alessia abbiamo fatto inizialmente il cerchio come si fa sempre in fase di apertura, dopo di che abbiamo fatto il telo mammone che è riuscito solo in parte perché eravamo pochi operatori e la pesantezza dei ragazzi si sente con pochi operatori. Dopo di che, seduti davanti ad un tavolo ci sono stati dati fogli lucidi in cui sono stati fatti disegni con la china colorata. Una volta asciugati i disegni sono stati proiettati sul telo e spiegati dagli autori
Spero di non perdermi più nessun laboratorio! 




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FATTO!