giovedì 12 marzo 2015

il muro di bottiglie!

Il nostro separé di bottiglie finalmente è finito! Non è stata un’impresa da poco realizzare un muro riciclando le bottiglie dell’acqua; un muro ad altezza d’uomo (circa un metro e 70) per un perimetro di 9 metri, utilizzando più o meno 2450 bottiglie in gran parte riciclate al Centro ed in parte rimanenti da quelle che ci avevate mandato per realizzare l’albero di Natale del 2013: ricordate quell’albero enorme fatto con le bottiglie dell’acqua, le stelle e i tortiglioni azzurri? Ma torniamo al nostro muro. Il progetto è nato proprio di conseguenza a quell’albero di Natale dato che erano rimaste molte bottiglie e voi vi eravate affaccendati per rifornircele; buttarle via ci sembrava un peccato. Il muro avrebbe potuto risolvere il problema che avevamo con i bagni delle ragazze, avendo le porte direttamente nel salone la privacy era molto limitata. Così, pensando di fare cosa utile per il Centro e in modo particolare per le ragazze, ho sottoposto il mio progetto alla Veludas che ponderata bene l’idea si è messa a fare l'architetto e … povera me! 
Armata di metro ha tracciato sul pavimento un disimpegno di una lunghezza di 6 metri per 3, creando un antibagno abbastanza grande da permettere di svolgere l'igiene con la dovuta privacy, quel famoso antibagno cioè che al progettista del Centro era rimasto nella penna, creando ad utenti ed operatori il disagio di svolgere le manovre tecniche dell'igiene - ad esempio con i sollevatori - direttamente nel salone, oppure il dover correre a chiudere la porta dei bagni ogni qualvolta una ragazzina si sedeva sul water … insomma, un vero e proprio incubo! Dopo il benestare della Veludo ci siamo messi tutti a lavoro! 

I depositi delle bottiglie che in parte si erano svuotati per fare l’albero, si sono riempiti di nuovo, ci siamo armati di pistole per silicone e con molta buona volontà e un pizzico di buonumore, abbiamo trasformato un duro e ripetitivo lavoro in un vero gioco. Talvolta le nostre bottiglie si sono trasformate in spade e, improvvisando una sfida, abbiamo trasformato la nostra stanza in un campo di battaglia; così, fra una risata e l’altra, ci siamo divertiti un mondo! E poi le gare a chi riusciva a mettere in ordine o a trasportare più bottiglie possibile, mentre i più furbetti collaborando con i ragazzi sulle carrozzine, le “caricavano” a dovere vincendo sempre la sfida! Una volta finito il muro, per smaltire le bottiglie rimaste, abbiamo inventato un nuovo ballo, schiacciando le bottiglie a suon di musica e di risate. 
L'attività non è stata sempre costante, è stata sospesa diverse volte per dare spazio ad altre “periodiche”, come le uscite per il mare o per prepararci per il Natale ecc. In tutto è trascorso un anno dal giorno che abbiamo iniziato, ma alla fine il nostro muro è stato terminato, creando quello spazio necessario a svolgere il nostro lavoro al meglio, garantendo la privacy alle nostre ragazze. Ma non solo, ci ha dato la possibilità di ridere e scherzare sentendoci sempre più uniti, soddisfatti e gratificati nel raggiungimento di uno scopo comune.








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