giovedì 7 marzo 2013

un bacione a tutti i miei bimbi


Sabato. È una giornata un po' grigia oggi. Non sono andata da Mattia e lui non è venuto da me perché piove. È vero che lui esce con tutti i tempi, ma quando è troppo, è troppo! L'ho visto su skype, ma mi mancano i sorrisi e i discorsetti che fa quando siamo insieme. Ho anche un po' di mal di schiena, mal di braccia, mal di spalle, insomma tutto, dopo l'ennesimo "volo acrobatico" nel bagno di casa con rottura dello sportello della lavatrice su cui sono atterrata e la cui riparazione mi è costata una cifra. Accendo la tv e scopro che c'è tutta (!!!) la serie di Fantozzi e ... non ce la posso fare: da sparo! Così, per non cadere ancora di più in depressione, mi metto a pensare a qualcosa di bello, al carnevale da poco trascorso ed alla festa organizzata al Centro. Appena arrivata, ho capito subito che sarebbe stata una super-festa: dolci, salati e bibite in grande quantità riempivano 3 lunghi tavoli nel salone. I ragazzi che mi sono venuti incontro, pur nella loro semplicità, erano truccati ed abbigliati con grande cura e ricercatezza di particolari delle maschere italiane, parrucche, cappelli, mantelli e spade. Quello che però mi ha colpito è stato il loro impegno nel rivestire ruoli così importanti. Insomma, non mi sembravano gli "zuzzurelloni" di sempre, ma attori attenti e presi dal personaggio. Ad esempio Massimo sembrava veramente un dottore d'altri tempi; Rita, tutta composta e seria, una locandiera al servizio di re e regine; Lisanna credibile con quel cappello da giullare allegro e fantasioso ... e che dire degli altri? Tutti facevano la loro parte e si sentiva la gioia di stare con parenti ed amici, di ballare, correre, giocare e divertirsi. Fra i tanti, però, due persone hanno attirato particolarmente la mia attenzione. Non ho avuto modo di conoscere Michela M. perché il suo arrivo è avvenuto dopo che sono andata in pensione io e prima avevo avuto con lei solo sporadici incontri. Avevo però letto sul giornalino del timore e dell'ansia di Barbara per il benessere di Michela e per il rapporto che avrebbe dovuto instaurare con lei, timore ed ansia scomparse subito mentre ne parlava anche grazie, come sempre, alle parole rassicuranti e dritte all'obiettivo di Emanuela, (preciso che non ho mai avuto dubbi sulla capacità e l'impegno di chi non solo "sa" ma "sa essere"). Infatti, già a Natale, Emanuela mi fa vedere la prima conquista, i ricordini della festa realizzati da Barbara e Michela nella sua stanza. Ma un passo avanti nella conquista è la partecipazione di Michela al carnevale: è lì, in mezzo a tutti, per mano ai suoi amici e questo credo sia veramente un passo avanti. La stessa sensazione l'ho avuta con Davide. Ho visto il timido, riservato ragazzo di un tempo che si isolava dal mondo, che ora partecipava con i compagni, tenendo per mano i bambini della scuola vicina e facendo con loro il cerchio per ballare, ma soprattutto ... sorrideva! Gli sono andata vicina per dirgli quanto fossi contenta della sua felicità ed ha sorriso anche a me, guardandomi dritto negli occhi emozionati con i suoi meravigliosi occhi chiari. Ecco, in quel momento ho capito che il miracolo era accaduto ancora, e mi sono sentita fiera di aver amato e fatto parte di questa bellezza che qualcuno ancora chiama "lavoro". 











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