giovedì 11 ottobre 2012

a Marciana


Il 12 di settembre sarà il compleanno di Rosalba … che si potrebbe fare? Ci eravamo poste questa domanda al Centro e decidiamo per una visitina al cimitero. Avevamo notato infatti che tutti i ragazzi avevano avuto piacere di andare a “salutarla” poco dopo il triste evento, in particolar modo le sue amiche più strette, quelle storiche, quelle di una vita insomma. Anche a noi chiaramente aveva fatto piacere e così pensiamo di organizzare, per fine mese, una “gita” a Marciana. Ma non potevamo non approfittare dell’occasione per portare la nostra esuberante vitalità e presenza nella nuova casa di Martina M. (che ormai tanto “nuova” non è più) e cioè l’Istituto d’Accoglienza Santa Caterina. Sappiamo che non sarà possibile pranzare insieme alle “nonne” perchè: 
  • sicuramente loro mangiano molto presto 
  • probabilmente la nostra esuberanza può disturbare la loro tranquillità. 

Ci organizziamo così con un pranzo al sacco ma prepariamo per le nonne un paio di dolcini che possano consumare tranquillamente la mattina seguente a colazione, tanto per ringraziarle dell’ospitalità. La mattina del 26 settembre partiamo tutti insieme: pulmino e un paio di macchine, anche Nila si unisce a noi. Come prima tappa ci rechiamo al cimitero. Un po’ per il forte vento di quella mattina, un po’ per il tempo grigio, un po’ per la desolazione di quel cimitero dove ci sono anche dei lavori in corso, ma soprattutto per il dolore della perdita di Rosi che non si affievolisce … la visita ci lascia con l’amaro in bocca. Ok, è il momento di andare a “casa” di Marti. Lei è raggiante, felice di presentarci tutte le sue nuove amiche: suor Idail (la superiora), suor Dosolina, Ornella, Myria, ci fa conoscere gli ambienti, le varie stanze, ci illustra le varie abitudini di quel posto, insomma, fa gli onori di casa. Martina è sicuramente molto amata e sicuramente altrettanto rimproverata quando e se fa la birichina. Dopo pranzo ci fa vedere la sua stanza che, per l’occasione è stata messa in ordine. Azzardo e le chiedo di mostrarmi il suo armadio: lei si rifiuta ma poi, presa dall’entusiasmo e dalla felicità del momento, acconsente ad aprirlo ed infatti era esattamente come tutte noi ce lo eravamo immaginato, cioè strapieno di roba e molto confusionario! Ma che si può fare, il lupo perde il pelo ma non il vizio! 
Salutiamo tutte le nonnine ospiti dell’istituto e decidiamo di portare la nostra allegra presenza in piazza del paese. Un gruppo va con il pulmino ed un gruppetto, capeggiato da Marti, va a piedi per quei bellissimi vicoli. Percorriamo così la strada che Martina fa più volte al giorno e poi ci porta a visitare la chiesa, ci fa vedere le botteghine, i bar e la gelateria; posti dove Martina è di casa. Sono le 3 del pomeriggio ed è arrivata l’ora di salutarci. Non so chi è più felice, se lei o noi, che abbiamo finalmente visto con gli occhi e sentito col cuore che le scelte fatte per la nostra Marti sono state quelle giuste. 


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