giovedì 18 settembre 2014

belle cose da condividere

Di solito è la Marti a raccontare vicende personali, rimpatriate familiari e simili. Stavolta tocca a me, Barbrara/Pina. Penso che le cose belle siano più belle se condivise, per questo motivo mi fa piacere raccontarvi di una giornata molto speciale nella quale ho creduto per un attimo di essere proiettata, insieme ad Andrea (mio marito) in una trasmissione televisiva tipo quelle di Maria De Filippi. Il 22 agosto era il nostro anniversario di matrimonio e come da tradizione avevamo pensato di andare a cena in un posticino romantico io e lui e festeggiarlo anche il giorno dopo con gli amici a casa nostra all’aperto. Così è stato per il venerdì: serata intima - ma di quello non vi racconterò niente - per il sabato invece il discorso è piuttosto lungo … mettetevi pure comodi! Quest’anno era un anniversario speciale perché era il 10° e abbiamo capito ben presto che i matti dei nostri amici più intimi stavano tramando qualcosa alle nostre spalle. Ecco che abbiamo deciso di abbandonare l’idea di organizzarci per conto nostro la festa e ci siamo consegnati letteralmente in mano ai nostri amici sapendo solo - ma senza neanche la certezza assoluta - il luogo: il giardino di casa nostra a Campo e il giorno: sabato 23. La mattina di quel giorno è venuto un acquazzone esagerato che ha messo in crisi tutti gli organizzatori che fortunatamente hanno incrociato le dita e aspettato con fiducia.
Nel frattempo ci sono state sequestrate le bimbe che erano complici in tutto e per tutto dei nostri amici dopodiché, sull’ora di pranzo due autisti per l’occasione sono venuti a prenderci e senza dirci niente ci hanno accompagnato ai Bagni Pineta, a Campo dove avevano riservato un ombrellone e due lettini. Lì ad attenderci c’erano: i nostri costumi; 2 asciugamani da bagno personalizzati con le nostre cifre e l’augurio di buon anniversario; una serie di riviste di sicuro nostro gusto; un invito a rilassarci, a farci coccolare e godersi il pomeriggio. Abbiamo fatto un bel bagno e poi pensavamo di andare a fare uno spuntino ma siamo stati invitati ad accomodarci perché il nostro pranzo era pronto! Avevano pensato anche a quello, ci hanno servito: un antipasto misto di mare meraviglioso e un bis di primi eccellente, acqua, vino frizzantino, caffè … Mentre ci stavamo gustando il nostro pranzo la musica di sottofondo del ristorante si è interrotta per lasciare la parola ad una comunicazione di servizio e dopo il plin plon è partito il seguente messaggio:


attenzione prego, il comandante della Jazzercise Cruises informa i gentili ospiti che stiamo festeggiando il 10° anniversario di matrimonio dei nostri cari amici Barbara e Andrea. Gli amici vi augurano buon divertimento e buon anniversario! Il tutto registrato anche in inglese, francese e tedesco! Il comandante in questione era il nostro amico Riccardo, che ormai conoscete anche tutti voi. Non vi dico che risate … ho pianto di divertimento fino a che le lacrime sono diventate di commozione quando dopo il messaggio è partita la “nostra” canzone, quella su cui i nostri amici ci facevano domande indagatorie da un paio di mesi e che ci aveva fatto insospettire che tramassero qualcosa … Finito il pranzo abbiamo oziato sui nostri lettini tutto il resto del pomeriggio fino a che non ci è arrivato un bell’aperitivo ed un pacchettino con altre istruzioni: è ora di farsi un doccina e tenersi pronti per le 7 e mezzo. 

Il pacchettino conteneva 2 t-shirt (personalizzate, come gli asciugamani) e 2 parei. Abbiamo seguito gli ordini e abbiamo atteso i nostri autisti per una mezzoretta. È stato un tempo interminabile … meno male che abbiamo smesso di fumare anni fa perché sennò ci saremmo finiti un pacchetto per uno. Ecco che finalmente arriva il maggiolone che ci aveva portato fin lì; mai ci saremmo aspettati di vederlo così bello … come belli erano gli autisti, Vittorio e Gabriele, vestiti da ufficiali di marina. La curiosità cresce … la sensazione è bellissima. Quando ci siamo sposati, 10 anni fa, ci eravamo “accompagnati” da soli in municipio, senza tanto rumore, senza tante “infiocchettature”. Oggi invece tutti ci guardano, tutti salutano e suonano. 

Evidentemente è ancora presto e veniamo portati sulla spiaggia di Seccheto per un altro aperitivo, reso suggestivo dall’aria rosata del tramonto. Dai … ci siamo … è ora. Prendiamo la stradina di casa ... Non ci crederete, ma anche ora che sto raccontando di questo momento della giornata mi vengono le farfalle nello stomaco e rivivo pari pari quella sensazione che non ho ancora capito come chiamare, se ansia, emozione, non so, ma è una cosa bella forte. Imbocchiamo il vialetto di casa - meraviglioso, illuminato da lanternine di carta - sono tutti lì, i nostri amici, la nostra famiglia … ma di questo vi racconterò la prossima volta!

FINE PRIMA PUNTATA


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