lunedì 10 dicembre 2012

corrispondenza dall'estero di novembre

Il 6 Novembre 2012 nasce Mattia. Che emozione quando ce lo vediamo passare davanti nella termoculla all'uscita dalla sala parto! Già ci siamo emozionati quando è uscito Marco per annunciarci la sua nascita e quanta emozione anche dopo quando esce Francesca sottobraccio a Marco. Insomma, siamo all'apice della felicità: tra riso e pianto, telefonate ai nonni paterni, alla bisnonna (mia mamma), che da quanto piange non riesco neanche a capire cosa mi dice, il cellulare che faccio un numero e le mani mi tremano, ne faccio un altro e via dicendo, gli amici di Francesca e Marco che piombano in ospedale quasi subito. Che momento meraviglioso! Mattia viene vestito e ce lo fanno vedere attraverso il vetro della nursery. Com'è bello! (permettetemi di essere di parte). Un po’ è tranquillo, un po’ piange forte. Allora ti viene di odiare tutte quelle infermiere che sembra non gli facciano niente. Vorresti dire: "Ehi! Guardate! È il mio nipotino che piange! Non state lì indifferenti, andate a vederlo, copritelo, scopritelo, cambiatelo, non lo disturbate, coccolatelo, no, lasciatelo tranquillo … insomma, fate qualcosa!" Ma ti rendi conto che sei solo esagerata, e che Mattia sta ricevendo proprio tutte le attenzioni possibili. 


E poi finalmente a casa! Com'è dolce! Ce lo coccoliamo a più non posso, lo viziamo, ma non importa, è così bello vedere quando si fa posto, si accomoda in collo, si mette le manine sotto il mento e si addormenta. A volte con gli occhi chiusi cerca con la mano la persona che lo tiene in braccio e se la cosa lo soddisfa, sputa anche il puppo, e se la dorme di gran lunga, come vedete dalla foto! E' una sensazione meravigliosa che non mi sarei immaginata, cambia veramente la vita. Grazie a Marco e Francesca per il bellissimo regalo che ci hanno fatto. Presto lo porteremo al Centro per farvelo conoscere, per ora siamo ancora in alto mare! Tra poppate, nottate - si per ora ama più la notte che il giorno per stare sveglio - pipì, pupù, tutto in sequenza da non avere un attimo libero, non c'è quindi la possibilità di programmare qualcosa. Comunque … a presto, promesso! 



tra poco è Natale!


Noi-altri ci stiamo preparando a questa nuova esperienza preparando angioletti, ricettari per le famiglie e non. Respiriamo aria di festa e gioia infatti i ragazzi sentono odori nuovi e si entusiasmano quando ascoltano le ricette che riguardano questo evento. Abbiamo il centro ricco di brillantini ed anche noi luccichiamo di già. Stiamo anche imparando canzoni nuove: si stona, non poco, ma il nostro maestro piace tanto e quindi le nostre ugole d’oro, quando arriva Vincenzo si emozionano e si mettono in competizione. Anche fuori dal centro il nostro giardino ci regala fiori autunnali visto che il tempo non ci vuole più riscaldare. Cogliamo l'occasione per fare un ringraziamento alla coop di Campo che ci ha già regalato per le nostre ricche colazioni 4 panettoni al cioccolato. Insomma, anche quest’anno, il Natale è già alle porte!

Faenza


Oggi vi voglio raccontare di com’è Faenza, visto che ho avuto modo di visitarla. È una città medievale piantata sulla pianura padana, molto umida ma anche molto bella. Ha dei palazzi storici che ricordano molto quell’epoca, che fu poco felice per le streghe. Noi abbiamo visitato il centro storico dove ci sono varie chiese con grandi campanili squadrati che si innalzano verso il cielo che quasi sempre è nuvoloso. In piazza grande (questo però è il nome che gli ho dato io perché in realtà si chiama Piazza del Popolo) c’è una fontana molto inquietante, con leoni che si arrampicano e che sembra vogliano sbranare chi si avvicina. È  stata regalata da un servo del popolo a papa Leone. Ma oltre la piazza, ricca di negozi, ci sono anche tanti parchi e in uno di questi abbiamo trovato anatre, pavoni, piccioni, criceti, che non hanno paura e ti vengono sotto i piedi. A Matilde sono piaciuti i piccioni forse perché le ricordavano le Ghiaie. Una città ideale per quelli che, come me, amano il verde e la natura in qualsiasi modo questa si esprima, anche sottoforma di un piccolo fiore rosa che sporge dalle aiuole-spartitraffico!             

piezz'e core

Eccola nella foto,
con le sue compagne d'avventura


Questo articolo è dedicato a mia figlia Maria Cira, che si è operata all’anca destra e  che mentre scrivo è ancora in clinica a Faenza. Voglio augurarle una veloce guarigione, veloce perché lei è come la mamma: non sa aspettare; infatti dopo solo 2 giorni pensava che la gamba fosse  guarita e che potesse quasi quasi venire via con la sua Matildina. C’è da dire che nonostante non le trovino le vene lei reagisce meglio di chi le sta vicino e si è già alzata dal letto da sola per andare in bagno. Ieri  la dottoressa l’ha  trovata in piedi ed è stata molto contenta. L’operazione è riuscita bene, le due gambe sono uguali. Certo, quella operata è molto più gonfia, ma lei non demorde e continua a lavorare per tornare presto a casa perché deve anche organizzare la festa di compleanno di Matilde che il giorno 18 dicembre compirà 2 anni. Ancora auguri e forza!